Il Qatar ai palestinesi: "rompete l'alleanza con l'Iran"

tratto da http://www.statopotenza.eu/5150/lemiro-al-thani-ai-palestinesi-rompete-la-vostra-alleanza-con-liran
L’emiro Al-Thani ai palestinesi: “Rompete la vostra alleanza con l’Iran”
Da fonti palestinesi di ritorno da una visita dalla striscia di Gaza la scorsa settimana, l’incontro tra il primo ministro palestinese a Gaza, Ismaïl Haniyeh, e l’emiro del Qatar Hamad bin Khalifa, si è concluso con un disaccordo sulla lista di condizioni poste dal Qatar.
Le stesse fonti hanno riportato che l’emiro del Qatar riunitosi con Haniyeh , ha detto “se desiderate ottenere aiuto economico e finanziario, dovete interrompere la vostra alleanza con l’Iran nemico dell’Islam e dei musulmani”.
Sempre tramite queste fonti le condizioni fissate da Hamad bin Khalifa al primo ministro palestinese sono state:
1)Rompere l’alleanza con l’Iran
2)Iniziare dei negoziati con l’entità sionista senza nessuna condizione
3)Riconoscere lo stato d’Israele
4)Riconoscere Gerusalemme come capitale d’Israele e abbandonare il recupero della sua parte orientale
5)Annunciare la fine della resistenza armata e iniziare dei negoziati come unica alternativa per una soluzione.
Le fonti indicano che Ismaïl Haniyeh ha risposto ad Hamad bin Khalifa “Mi chedete di consegnare Gaza agli israeliani, considerando che io sono membro del comitato esecutivo del movimento di Hamas e primo ministro della Palestina,è impossibile accettare queste condizioni” aggiungendo inoltre “questa risposta ha spinto l’emiro del Qatar a ridurre la durata della sua visita a Gaza a qualche ora invece di due giorni, ha ridotto inoltre la cifra dell’aiuto promesso a soltanto 350 milioni di dollari a fronte dei 600 milioni promessi.”
A riguardo dell’assassinio di Ahmed Jaabari,comandante militare di Hamas, le fonti sottolineano che era un sostenitore dell’ alleanza con Iran,Hezbollah e Siria.
Di conseguenza il suo omicidio è scritto nel quadro della volontà di distruggere l’ala militare di Hamas e di liquidare i suoi alti responsabili come successe con l’ala militare di Fatah.
“Il Qatar cerca di utilizzare le file arabe ed internazionali, compresa la striscia di Gaza per realizzare un solo obiettivo: la caduta del presidente siriano Bashar Al Assad, convincendo l’occidente della necessità di un intervento militare in Siria in cambio del territorio palestinese”.
E questo significa la liquidazione del ramo militare di Hamas con la collaborazione di Khaled Mechaal.
La Giordania deve sostituire la Turchia o subirà la stessa sorte della Siria.
Nello stesso contesto, il Qatar cerca di coinvolgere la Giordania in una guerra contro la Siria e indurla ad un intervento militare, tutto questo facendo delle pressioni economiche e politiche contro il governo giordano tramite i fratelli musulmani.
Delle fonti palestinesi indicano che “la Giordania afferma chiaramente che il Qatar, l’Arabia Saudita e l’Egitto sono i responsabilii della crisi economica nel paese allo scopo di forzare l’intervento in Siria”.
Il primo ministro giordano ha dichiarato durante una riunione che ha avuto luogo la scorsa settimana con i redattori di quotidiani giordani che l’Egitto ha informato la Giordania, durante la visita del ministro Alaa Batayneh, che la decisione di interrompere le forniture di gas non è dell’Egitto,ma è il Qatar che lo sta impedendo.
Il primo ministro giordano ha dichiarato inoltre ai quotidiani del paese , che l’Arabia Saudita si rifiuta di rifornire alla Giordania il petrolio o di venderglielo ad un prezzo preferenziale.
In seguito a questa riunione i quotidiani alDoustour e alRayï hanno insultato l’Egitto e l’Arabia Saudita.
Precisano anocora le fonti palestinesi che “la Giordania sta considerando la creazione di comitati in tutto il paese per spiegare all opinione pubblica le reali cause della crisi economica del paese sapendo che è in atto una cospirazione Egitto-Qatar-Arabia Saudita e la crisi sarà risolta solo quando la Giordania accetterà di intervenire militarmente in Siria.
Quello che sta succedendo in Giordania è cruciale tanto per la situazione siriana quanto per la politica di Stati Uniti e Qatar in Siria,a causa della situazione di stallo che i turchi hanno dovuto affrontare, sapendo che erano responsabili del rovesciamento del presidente siriano Bashar al-Assad spiegano le fonti palestinesi aggiungendo che gli avvenimenti attuali in Giordania hanno due obiettivi: Siria e Palestina.
L’obiettivo siriano
Sempre secondo le fonti palestinesi , i fratelli musulmani hanno inviato in Giordania centinaia di loro elementi provenienti da campi di addestramento in Libia poi sono ritornati in Giordania non allo scopo di mandarli in Siria, ma per affrontare le autorità giordane in caso di un rifiuto dalla parte del re di un intervento militare in Siria.
La città di Irbid è stata testimone di rappresaglie armate mercoledì.
Il ministro dell’interno giordano ha incontrato giovedì dei dirigenti dei fratelli musulmani che hanno avuto dei colloqui con informatori giordani per concludere un accordo su: un documento riguardante le elezioni parlamentari future,una nuova legge elettorale per le elezioni.I fratelli musulmani dispongono del sostegno americano che arrivato al potere dovrà lanciare una campagna militare contro la Siria mandando l’armata giordana a Deera.Per fare questo, i Fratelli hanno il supporto degli Stati Uniti,una volta saliti alpotere lanceranno una campagna militare contro la Siria, inviando l’esercito giordano a Deraa. In caso di opposizione del re, la Giordania avrà la stessa sorte della Siria.
L’obiettivo palestinese
Le fonti palestinesi affermano che gli Stati Uniti fanno pressioni tramite il Qatar affinchè la Giordania recuperi il controllo della Cisgiordania.
Inoltre, le stesse fonti riportano di un incontro tra l’ex primo ministro della Giordania e il re con dei gruppi della città di Karak.
Alla domanda circa la possibilità di riprendere il controllo della Cisgiordania, è stato risposto che “Venga chiesto ad Dr Abdul Majali Salam, il quale era presente ad una riunione a Ramallah insieme a rappresentanze palestinesi e di funzionari israeliani i quali hanno discusso di come recuperare la Cisgiordania tramite una confederazione giordano-palestinese”.


Traduzione a cura di Elisa Fratini


Fonte: http://www.almanar.com.lb/french/adetails.php?eid=85451&cid=18&fromval=1&frid=18&seccatid=20&s1=1

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