L’Iran invia navi da guerra in Sudan dopo l’attacco aereo israeliano a una base missilistica


L’Iran invia navi da guerra in Sudan dopo l’attacco aereo israeliano a una base missilistica

Damien McElroy Telegraph 30 ottobre 2012
L’Iran ha rischiato la rappresaglia militare israeliana, con l’invio di una task force navale in Sudan pochi giorni dopo un attacco aereo ampiamente attribuito allo stato ebraico, contro una base missilistica di Teheran a Khartoum.
I media sudanesi hanno detto che una cerimonia di accoglienza è stata allestita a Port Sudan per ricevere il convoglio guidato da una fregata e da una corvetta della marina da guerra iraniana. I comandanti della flottiglia iraniana dovrebbero incontrare i vertici della marina sudanese come  gesto di “pace e amicizia”. Ma Israele vede i legami sempre più stretti militari tra l’Iran e il Sudan come una minaccia credibile. Teme che l’Iran stia operando per inviare missili a Hezbollah e al regime siriano. I media israeliani hanno detto che bombardamenti attuati da otto bombardieri a lungo raggio F-15 hanno colpito una base missilistica diretta da ingegneri iraniani presso l’impianto militare  di Yarmouk. Il Sudan ha denunciato alle Nazioni Unite Israele per aver bombardato la fabbrica. L’Iran afferma di aver raccolto le immagini di siti militari “sensibili” israeliani e di altri obiettivi potenziali per i missili, grazie al drone abbattuto dopo che era stato lanciato dal Libano da Hezbollah.
Ismail Kowsari, deputato iraniano, ha detto alla semi-ufficiale agenzia Mehr che le immagini del drone sono state ritrasmesse agli operatori Hezbollah prima che i militari israeliani l’abbattessero, all’inizio di questo mese. “Questi droni trasmettono immagini online“, ha detto Kowsari. “Le immagini di siti proibiti prese e trasmesse da questo drone sono ora in nostro possesso.” Mehr ha stretti legami con il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Iraniana (IRGC), che ha il compito di gestire i rapporti dell’Iran con Hezbollah, il gruppo militante sciita il cui braccio armato è dotato di missili, razzi e altre armi fornite da Teheran. Un’indagine israeliana sul velivolo misterioso, che avrebbe attraversato in profondità il suo territorio, non ha ancora raggiunto alcuna conclusione. Tuttavia i militari hanno informato di non credere che fosse dotato di una fotocamera. “Non credo che ci fosse una macchina fotografica“, ha detto un alto ufficiale del comando nord.
La leadershipdi Hezbollah si è vantata di aver costruito il drone nel sud del Libano da componenti prodotti da suoi finanziatori iraniani. E ha avvertito che è pronta ad inviare altri droni sul suo vicino meridionale, nonostante un avvertimento di Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, secondo cui, in questo modo, si sta rischiando la sicurezza libanese. Ahmed Vahid, ministro della difesa iraniano, ha accreditato il drone a Hezbollah nei giorni scorsi. Vahid ha detto che mentre il drone Ayub non è il “più recente prodotto della tecnologia iraniana“, la sua raffinatezza ha “stupito” gli strateghi della difesa israeliana. Kowsari, ex comandante della Guardia Rivoluzionaria, ha anche sostenuto che le immagini permetterebbero all’Iran di rispondere a qualsiasi atto di aggressione da parte d’Israele o dei suoi alleati occidentali. “Ecco perché diciamo che risponderemo a Israele sul suo territorio, se dovesse intraprendere una qualche azione contro di noi“, ha detto.
L’Iran ha affermato il mese scorso di aver iniziato la produzione di un missile a lunga gittata porta-drone, con una gittata di 1.250 miglia. Il Shahed-129, o Testimone-129, copre gran parte del Medio Oriente, tra cui Israele, e quasi raddoppia la gittata dei droni precedentemente prodotti dai tecnici iraniani, che hanno spesso fatto affidamento al reverse engineering militare nel paese sottoposto all’embargo occidentale. L’anno scorso Teheran ha recuperato il relitto di un drone stealth statunitense RQ-170 Sentinel, atterrato nel suo territorio dopo essere andato fuori rotta in Afghanistan. Il regime ha sostenuto che stava usando i dati recuperati dal velivolo senza pilota per costruire la propria versione di uno dei droni da ricognizione più sofisticati degli Stati Uniti.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
tratto da http://www.statopotenza.eu/4883/liran-invia-navi-da-guerra-in-sudan-dopo-lattacco-aereo-israeliano-a-una-base-missilistica 

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