Hamas riconsidera le sue alleanze dopo la caduta di Morsi


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Khaled Meshaal, leader di Hamas, bacia in fronte il ‘muftì della NATO’ Yousif al-Qaradawi, la guida spirituale dei taqfiriti che ha emesso le fatwa di condanna a morte di Gheddafi, Assad e al-Sisi.
C’è una crescente evidenza che Hamas sta riconsiderando le sue alleanze, dopo aver preso le distanze da Iran e Hezbollah in seguito allo scoppio della crisi siriana. Uno dei responsabili di Hamas, Ahmad Youssef, ha rivelato alla stampa che il suo movimento sta conducendo incontri con Hezbollah e l’Iran per ristabilire il rapporto. Youssef ha detto che due leader importanti di Hamas si sono incontrati con funzionari iraniani a Beirut, alla presenza di rappresentanti di Hezbollah, in cui sono state discusse le relazioni strategiche tra il movimento e l’Iran. La notizia ha scatenato una grande quantità di speculazioni. “Entrambe le parti hanno sottolineato che il loro comune nemico è Israele, con l’aggiunta che ogni parte comprende l’altrui posizione per quanto riguarda certe differenza“. Youssef ha aggiunto, “in particolare le differenze sorgono per la situazione in Siria.” Egli ha negato che il miglioramento delle relazioni tra Hamas e l’Iran derivi dai recenti sviluppi in Egitto.
Un attento osservatore di queste problematiche ha spiegato che i precedenti tentativi di riconciliazione – dopo l’ascesa dei Fratelli Musulmani in Egitto e Tunisia e l’emergere di forti divergenze sulla crisi siriana – non erano riusciti, a causa delle opinioni di una fazione all’interno di Hamas, che cercava alternative in ambito di assistenza sia politica che finanziaria. La stessa fonte ha aggiunto, tuttavia, che in breve tempo è diventato chiaro che le nuove fonti di aiuti hanno deluso le aspettative. Peggio ancora, l’Iran aveva semplicemente deviato la sua assistenza altre fazioni della resistenza a Gaza come la Jihad Islamica, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), e un gruppo armato affiliato ad Al Fatah. Queste fonti sottolineano che, mentre Hamas ha insistito sulle divergenze con l’Iran sulla crisi siriana, d’altro canto gli iraniani hanno sollevato preoccupazioni sul crescente coinvolgimento del movimento palestinese nelle vicende dei paesi della regione, causando l’abbandono da parte di Hamasdella sua attività di resistenza a favore di aiuti ai movimenti islamisti per consolidare il potere negli altri stati dell’area mediorientale.
Alcune settimane fa – dopo che l’ala militare di Hamas ha avvertito riguardo le difficoltà di approvvigionamento – una delegazione del movimento palestinese guidata da Mousa Abu Marzouq, era andata in Libano e ha avuto incontri privati ​​presso l’ambasciata iraniana e con i funzionari di Hezbollah. Gli incontri hanno prodotto i seguenti risultati positivi: 1) la ripresa degli aiuti finanziari iraniano a Hamas,anche se meno di quanto fossero gli importi pre-crisi, 2) l’apertura di canali diretti di comunicazione tra Hamas e Hezbollah, in particolare sulla questione del mantenimento dei campi profughi palestinesi, al di là delle diatribe tra sunniti e sciiti in Libano 3) la preparazione di un incontro tra Hezbollah e Hamas, dopo che quest’ultimo si lamentava che il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, non aveva ricevuto una delegazione di Hamas di alto livello, qualche tempo fa.
Al-Akhbar – Traduzione a cura di Ali Reza Jalali

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