I cinque mari. Prospettive geopolitiche nel Grande Medio Oriente





Uniremo i Cinque Paesi e i Cinque Mari

La nostra priorità è un’alleanza con la Siria che sarà poi seguita da un’alleanza con l’Iran. E voi, cari “comunisti globali”, vedrete come si arrenderanno i vostri amici nelle montagne. Uniremo la nostra Patria e conquisteremo il potere politico insieme ai nostri compatrioti curdi! La volontà dei popoli di Turchia per la Pace sconfiggerà i piani imperialisti degli Stati Uniti!

Doğu Perinçek, leader del Partito dei Lavoratori di Turchia 

http://www.statopotenza.eu/9454/gli-strumenti-dellimperialismo-nel-medio-oriente-il-pkk-barzani-ed-al-qaeda

"Non possiamo più aspettare. L'America di Obama aveva suscitato speranze riguardo a una nuova politica mediorientale. Però, adesso è scoccata una nuova ora. Un'intesa fra le potenze del Medio Oriente sta ridisegnando l'assetto della regione. Questa non è una inversione di rotta: noi vogliamo buoni rapporti con Washington. È, piuttosto, la presa di coscienza di una realtà: del fallimento di America ed Europa nel risolvere i problemi del mondo, nella nostra regione. Da questo fallimento affiorano necessariamente altre alternative: una mappa geostrategica che allinea Siria, Turchia, Iran, Russia, accomunate da politica, interessi, infrastrutture. Prende forma un unico spazio che unisce cinque mari: Mediterraneo, Mar Caspio, Mar Nero, Golfo e Mar Rosso. Non si tratta di rinunciare alla pace: se Israele ci restituirà il Golan, noi non potremo dire di no. Ma solo un accordo complessivo, che includa i palestinesi, garantirà la pace vera. E la pace, prima o poi, arriverà".

Bashar Assad, Presidente della Repubblica Araba di Siria

http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/24/news/assad_24_maggio-4290367/

Queste affermazioni di due esponenti di spicco della politica del Vicino Oriente, provenienti da due paesi diversi, ci fanno capire la direzione che potrebbero prendere i risvolti regionali nei prossimi decenni. Un Medio Oriente che si potrebbe quindi muovere, verso un'unità, difficile da raggiungere, ma non bisogna disperare. Come dice Doğu Perinçek, "la Vittoria è vicina. Vinceremo!". Unire i mari principali che bagnano le coste dell'Asia occidentale - Mediterraneo, Nero, Caspio, Rosso, Golfo Persico - attraverso le coste di paesi come il Libano, la Siria, l'Iraq e altre nazioni arabe, la Turchia e l'Iran, aiuterebbe notevolmente la stabilità regionale, con un risultato positivo per tutto il globo. La Russia, attraverso il suo potere militare, sarebbe il tutore ideale di questo "Nuovo Medio Oriente", nel quale anche l'Europa potrebbe giocare la sua carta.   


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