Iran e 5+1: accordo raggiunto sul nucleare

Stretta di mano Zarif e Kerry


E' stato raggiunto un accordo tra il gruppo dei paesi del 5+1 e l'Iran sul programma nucleare di Tehran. Di seguito alcuni dei punti salienti dell'accordo. 

Nei prossimi sei mesi, l’Iran limiterà in modo significativo il suo arricchimento di uranio, in modo da rendere impossibile qualsiasi sviluppo per uso militare. Sospenderà i lavori al reattore nucleare ad acqua pesante di Arak e collaborerà con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) per ispezioni più severe.
In cambio, il gruppo 5 +1 (Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia e Cina) si è impegnato adalleggerire le sanzioni, rivedendo anche le misure che hanno colpito pesantemente l’export petrolifero dell’Iran. È un grosso passo in avanti rispetto alla promessa, ventilata nei giorni scorsi, dello “scongelamento” di asset per un valore di “4,5 miliardi dollari”.
Le parti si sono impegnate a cercare la conclusione di un accordo completo entro un anno.
Nel dettaglio:
Cosa ha concesso l’Iran
1-      L’Iran sospende il suo arricchimento di uranio al 20%. (Dal 20% – che permette soltanto uso civile, si può facilmente raggiungere il 90%, il livello necessario per una bomba). L’Iran si impegna a  convertire lo stock esistente in piastre di combustibile o a ridurlo al 5%.
2-      L’Iran sospenderà lo sviluppo del reattore ad acqua pesante di Arak, che sarebbe dovuto entrare in funzione entro la fine del 2014. Inoltre, non costruirà un impianto di ritrattamento, in modo da eliminare i sospetti su un eventuale uso di plutonio a fini militari.
3-      L’Iran fornirà informazioni complete sui suoi impianti nucleari all’Agenzia internazionale per l’energia atomica, inclusi i dettagli sulle cave di uranio e sulle centrifughe. Ci si è accordati per ispezioni più approfondite che prevedono anche l’accesso quotidiano da parte di ispettori dell’AIEA alla centrale di Natanz e agli impianti di arricchimento di Fordow.
4-      L’Iran ha accettato l’assenza, nel preambolo dell’accordo, di un riconoscimento formale del suo diritto all’arricchimento.

Cosa ha concesso il gruppo 5+1
1-      I 5 +1 hanno accettato di abolire le principali restrizioni sulle esportazioni iraniane di petrolio, le cosiddette sanzioni “dell’Unione europea e degli  Stati Uniti sui servizi associati di trasporto e assicurazione” . Inoltre, hanno accettato di sbloccare “un importo concordato” di beni iraniani all’estero.
2-      I 5 +1 rimuoveranno il divieto relativo al trasferimento di oro e metalli preziosi, imposto dagli Stati Uniti a febbraio. Così, L’Iran potrà nuovamente vendere gas naturale e petrolio in cambio di oro e metalli preziosi.
3-      I 5 +1 aboliranno le sanzioni sul petrolchimico e sul settore automobilistico dell’Iran.
4-      I 5 +1 rimuoveranno le restrizioni alla fornitura di pezzi di ricambio per aerei civili.
5-      I 5 +1 si impegnano a creare un canale finanziario per facilitare lo scambio di generi umanitari (prodotti alimentari, agricoli, prodotti e dispositivi medici) con proventi petroliferi iraniani bloccati all’estero.
Guardando però il testo inglese dell'accordo, emerge sostanzialmente una situazione molto favorevole per le potenze occidentali, e una, per usare un eufemismo, vittoria mutilata per gli iraniani, che sostanzialmente bloccano il programma nucleare, nel senso che non potranno più svilupparlo rispetto un arricchimento del 5 percento, per non parlare del limite alla costruzione di nuovi siti. In cambio gli iraniani avranno un vantaggio di pochi miliardi di dollari, di fatto spendibili solo in prodotti di provenienza occidentale già stabiliti, come medicinali o prodotti alimentari. Vi è un apertura sui pezzi di ricambio degli aerei civili, del tutto da valutare nel concreto. L'impatto di questo accordo sull'economia iraniano potrà essere valutata solo nei prossimi mesi, ma al momento da parte iraniana gli entusiasmi sembrano eccessivi. 

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