Afghanistan, Usa: senza nostre truppe tornerà terrorismo



      AFP

Senza una presenza duratura delle truppe americane, l'Afghanistan rischia di tornare ad essere "uno spazio ingovernabile, paradiso di terroristi". E' questo l'avvertimento dato dal Generale americano Martin Dempsey, a capo degli Stati maggiori congiunti, in un'intervista rilasciata al Wall Street Journal dalla base militare statunitense di Bagram, la più grande sul territorio afgano.

Se il presidente afgano Hamid Karzai continuerà a rimandare la firma sull'accordo per la sicurezza, Washington potrebbe infatti rispondere ordinando il ritiro di tutte le sue truppe entro la fine del 2014. Se invece l'intesa verrà siglata, il governo statunitense lascerà parte delle sue risorse militari sul territorio, per portare avanti le operazioni antiterrorismo e per addestrare le truppe afgane nell'ottica di renderle autonome. Inoltre dovrebbe fornire a Kabul 8 miliardi di aiuti, cruciali per la ripresa di un Paese reduce da 12 anni di guerra.

Dempsey ha spiegato che non ci sono ancora piani concreti per la cosiddetta "opzione zero", la completa ritirata delle truppe, ma che resta "un'infelice possibilità". Inoltre ha chiarito che non si tratta di "una minaccia" per sbloccare lo stallo in cui si trova l'accordo, ma che "non è intenzione degli Stati Uniti rivederne i termini". Il generale ha poi aggiunto che l'Afghanistan non "ha ancora un sistema per rendersi autonomo".

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