La Serata dedicata a Galileo a Tehran

Teheran ospita un evento Iran-Italia; La Serata dedicata a Galileo
La 143esima edizione delle serate del periodico culturale Bukhara in collaborazione con la sezione culturale dell’Ambasciata d’Italia a Teheran e il progetto globale “La pace stellare” (StarPeace in inglese) che si è svolta alla Scuola Italiana “Pietro della Valle” di Teheran con la partecipazione dei appassionati di astronomia è dedicata al celebre scienziato italiano e uno dei più grandi scienziati in tutti i tempi Galileo Galilei.
“In questo programma che si svolge con lo scopo dell'amicizia tra diverse culture e nazioni, noi attraverso l’astronomia e la scienza stiamo cercando di far capire alla gente quanto è grande il nostro Universo e quanti sono piccoli i nostri problemi in confronto a questo Universo così grande.” Lo ha affermato in un intervista a RadioItalia IRIB Siavash Saffarian Pour, uno dei fondatori del progetto globale “La pace stellare” e produttore de“il Cielo notturno”, una trasmissione con grande successo del Canale 4 IRIB che da 13 anni ha dedicato tanti contributi alla divulgazione astronomica.
“La pace stellare”, si tratta di un progetto globale che è stato organizzato dalla Comunità astronomica dell’Iran e dal Progetto “la Pace celeste” in collaborazione con l'Anno Internazionale dell'Astronomia.
Il 2009, in realtà, è stato dichiarato l'Anno Internazionale dell'Astronomia (con sigla AIA09 in italiano e IYA09 in inglese) dall'Unesco, l'organizzazione dell'ONU per l'educazione, le scienze e la cultura.
L'anno 2009 coincide col quattrocentesimo anniversario delle prime osservazioni astronomiche con strumenti fatte da Galileo Galilei nel 1609 e delle prime scoperte ottenute con queste osservazioni: i rilievi della Luna, le macchie solari, le fasi di Venere, i satelliti medicei di Giove (Io, Europa, Callisto e Ganimede), e quindi i partecipanti al progetto “La pace stelleare” hanno svolto le feste pubbliche per osserevare le stelle, sui confini tra i loro paesi e un paese vicino, mostrando che non ci sono confini nella Madre Terra e i confini sono stati fatti da mano umana, mentre la scienza non ha confini.
“La serata dedicata a Galileo Galilei segue ancora gli obiettivi del progetto globale La pace stellare nell’Anno Internazionale dell'Astronomia, perché Galileo come un punto comune tra gli scienziati iraniani e quelli di altre nazioni è in grado di connettere insieme tutte le culture”, ha dichiarato Saffarian Pour a RadioItalia IRIB.
Nell’evento dedicato a Galileo, è stato citato anche il dramma “La vita di Galileo” scritto dal drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco Bertolt Brecht, tradotto in persiamo Abdul Rahim Ahmadi nel 1968, cominciato con queste frasi: Nell'anno mille seicentonove, splendé chiara la luce della scienza, in una piccola casa di Padova. Galileo Galilei accertò coi suoi calcoli che il sole sta fermo e la terra si muove.
Galileo Galilei fu un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, considerato il padre della scienza moderna. Il suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e in astronomia – fra cui il perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche – e all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana.
In occasione della serata dedicata a Galileo, e dopo i discorsi dell’addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia Professor Carlo Cereti e del professor Ettore Bruni, docente della lingua italiana dell’Università di Teheran, Kazem Kuhkaram, co-fondatore del progetto globale “La pace stellare” ha parlato del cielo notturno in queste notti dicembrine, spiegando la storia della scoperta dei satelliti di Giove realizzata da Galileo, perché fra le maggiori scoperte che Galilei fece guidato dagli esperimenti, si annoverano il principio di relatività, la scoperta delle quattro lune principali di Giove, dette appunto satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), il principio di inerzia.

Secondo Alexandre Koyré nell’Introduzione alla lettura di Platone, “la storia del pensiero scientifico del Medioevo e del Rinascimento, che si comincia ora a comprendere un po’ meglio, si può dividere in due periodi, o meglio, perché l’ordine cronologico corrisponde solo molto approssimativamente a questa divisione, si può dividere, grosso modo, in tre fasi o epoche, corrispondenti successivamente a tre differenti correnti di pensiero: prima la fisica aristotelica; poi la fisica dell'impetus, iniziata, come ogni altra cosa, dai Greci ed elaborata dalla corrente dei Nominalisti parigini del XIV secolo; e infine la fisica moderna, archimedea e galileiana.”

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