Il Bildeberg si riunisce: l'asse eurasiatico sotto attacco

Form right: Iranian President Hassan Rouhani, Chinese President Xi Jinping and Russian President Vladimir Putin at a security conference in Shanghai, China, May, 2014.
 
 
Ogni anno, le persone più potenti del mondo si incontrano in segreto. La loro agenda: il dominio totale del mondo. Sembra fantascienza o il peggior incubo di un teorico della cospirazione. Il problema principale è che è tutto vero.
Fortunatamente, il mondo sta cercando di reagire. L'aumento dei mezzi alternativi, come internet, hanno smascherato la segretezza che circonda la conferenza annuale del Bilderberg, consentendo alle persone un assaggio di ciò che i loro padroni hanno in serbo per loro. E le nazioni che resistono al tentativo di acquisizione del mondo da parte del Bilderberg stanno progredendo.
L’argomento principale della riunione di quest’anno in Danimarca è proprio questo: come fronteggiare le resistenza al nuovo ordine mondiale. Le nazioni sotto l’occhio del Bildeberg sono Cina, Iran e Russia.
Una delle vie che il Bildeberg propone per ridimensionare l’alleanza tra questi tre paesi è puntare all’Iran, corteggiandolo, cercando così di persuaderlo dall’avvicinamento con le grandi potenze orientali.
Un altro grande problema da affrontare sarà l’emergere dei gruppi euroscettici e il generale sentimento anti-UE imperante nel vecchio continente, come hanno dimostrato anche le recenti elezioni europee, con affermazioni serie di gruppi populisti in grandi paesi come Regno Unito e Francia.
Ci sarà anche un imputato di lusso: Obama. L’accusa? Aver fatto enormemente ridimensionare il ruolo di leadership mondiale degli USA e dell’occidente. Le brutte figure in Medio Oriente e Ucraina pesano.
 

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