Lo scontro tra Tradizione e modernità: dialogo tra Dugin e un sapiente sciita iraniano

Nel febbraio scorso (2016), l'intellettuale russo A. Dugin è stato in visita in Iran per una serie di incontri con degli intellettuali iraniani. In uno di questi incontri Dugin ha avuto modo di dibattere sui temi a lui cari, Tradizione e lotta alla modernità, con un importante sapiente religioso iraniano, l'Ayatollah Mirbagheri. 

Di seguito la traduzione (sunto) del dibattito tra i due 







Dugin: io sono molto felice di essere venuto qui, nel quartier generale della lotta contro la modernità, visto che ho dedicato la mia vita a tale impegno. Il discorso sulla modernità non è un problema legato a una fase storica specifica, la modernità è in realtà qualcosa di molto ampio che riguarda un'ideologia, uno stile di vita, una filosofia, una politica totalmente errata. Per me, in sintesi, la modernità è sinonimo di Satana; io sono seguace di Rene Guenon, colui il quale ha saputo indicare le critiche più acute alla modernità. Per me lo scontro tra Tradizione e modernità, è lo scontro tra la luce e le tenebre, ed è per questo, visto che l'Iran è impegnato nella lotta contro la modernità, che io sostengo il vostro paese. Possiamo indicare nell'occidente la patria della modernità, lì si è affermato l'Illuminismo e da quel luogo tale pensiero si è espanso nel mondo, conquistando il pianeta. Anche il mio paese, la Russia, almeno da Pietro il Grande in poi, ha subito l'influenza della modernità e il periodo comunista rappresenta l'apice di tale nefasta influenza. Dopo il comunismo però non vi è stata una liberazione dalla modernità, ma c'è stata la vittoria di un ramo della modernità, il liberalismo, su un altro ramo di tale ideologia, ovvero il comunismo. Da giovane ero anticomunista, lo sono ancora oggi, ma so anche che il liberalismo è forse anche peggio del comunismo. L'Iran ha sconfitto, grazie allo sciismo, la modernità, almeno dopo la rivoluzione del 1979, e in Russia dopo la salita al potere di Putin c'è stato un ripristino del conservatorismo, ma non vi è stato un totale ritorno alla Tradizione. In ogni caso io sostengo Putin visto che lui si sta impegnando almeno per recuperare alcuni aspetti della tradizione russa e dell'ortodossia.  

Mirbagheri: Putin a quale confessione religiosa appartiene? 

Dughin: egli è un ortodosso russo. Ha subito l'influenza di molti religiosi ortodossi conservatori e tradizionalisti. Voi in Iran siete più avanti di noi, il vostro ritorno alla Tradizione è avvenuto in base a dettami precisi, ma noi possiamo, seguendo il vostro esempio, percorrere lo stesso sentiero. Dobbiamo capire che stiamo vivendo una fase storica unica: non era mai successo che i russi e gli sciiti (iraniani, iracheni ecc.) si trovassero a combattere fianco a fianco, come sta avvenendo in Siria in questi anni. Dobbiamo andare oltre, la nostra alleanza da tattica deve diventare spirituale e strategica, in nome della comune battaglia contro la modernità e a favore della Tradizione. 

Mirbagheri: certamente dal Corano e dal pensiero dell'Islam autentico si evince che il mondo è bipolare, esistono le tenebre ed esiste la luce; il massimo esponente delle tenebre è Satana, ma egli ha dei collaboratori di rango inferiore e ogni Profeta ha dovuto affrontare diversi diavoli, con nomi e forme diverse. All'opposto c'è il fronte del bene, quello di Dio e dei Profeti: possiamo dire che oggi il fronte del male è incarnato dalla modernità, con i suoi tentacoli, dalla filosofia agli altri aspetti teorizzati e praticati dal fronte del male, come la tecnologia o altro ancora. Questo scontro tra bene e male andrà avanti fino alla fine dei tempi, e più ci avviciniamo allo scontro finale più le caratteristiche del fonte delle tenebre diventano complesse. Il fronte del male è la manifestazione di Satana, ma si presenta come una forma di luce, si camuffa da verità, per questo non è facile da smascherare. Ad esempio nel mondo musulmano esistono fenomeni che hanno un'apparenza veritiera, ma in realtà sono i missionari del demonio. Possiamo menzionare il fenomeno del salafismo, o l'Islam che ha il suo centro nella Turchia, forme musulmane apparentemente che però sono completamente in mano a forze diaboliche: per questo noi definiamo questo Islam come "americano". Oggi c'è una battaglia del fronte del bene (Islam, Cristianesimo, Ebraismo) contro il fronte del male. Il fronte del male è rappresentato dalla forze materialiste, anche da quelle che superficialmente sembrano richiamare alla spiritualità, come le forme deviate di Islam menzionate in precedenza. Quindi vediamo che esistono delle sfumature importanti, non possiamo dire che, ad esempio, tutto l'Islam sia contro la modernità, cosi come tutto l'occidente sia fautore della modernità. Penso che anche nel mondo cristiano possiamo trovare queste divergenze interne, come tra cattolici e protestanti. Nel nostro pensiero, si afferma che alla fine dei tempi, si uniranno due fronti compatti, e non vi saranno più queste sfumature. In particolare noi pensiamo che lo sciismo sia la forma autentica più vicina alla luce e al fronte del bene rappresentato dai Profeti, e che fuori dall'Islam siano i cristiani quelli più simili agli sciiti, ovvero vi sarà un fronte unico tra i seguaci dello sciismo e veri seguaci del Cristo, mentre gli ebrei saranno i più incalliti nemici del fronte del bene, nonostante anche tra questi ultimi vi siano delle notevoli divergenze. Alla fine dei tempi vi sarà un'alleanza tra l'Islam autentico, i cristiani fedeli al Cristo, gli ebrei fedeli ad Abramo e gli oppressi della terra uniti contro il fronte delle tenebre. La Rivoluzione islamica dell'Iran guidata dall'Imam Khomeini è stato il primo passo per cercare di portare avanti questo progetto. Noi dobbiamo impegnarci per la realizzazione e per distinguere gli alleati dai nemici, visto che ormai lo scontro in atto è quello tra l'Islam autentico e la liberaldemocrazia, non più quello tra Islam e Occidente, o tra comunismo e capitalismo. Il rafforzamento della Rivoluzione islamica ha avuto come conseguenza un rimescolamento delle carte nel mondo musulmano visto che molti musulmani hanno deciso, nonostante una apparenza religiosa, di affiancare le forze diaboliche. Penso però che prima della fine dei tempi, ci sarà un rimescolamento anche in occidente. Qualcuno cercherà di corrompere al massimo il cristianesimo per portarlo completamente nel fronte del male; secondo me il recente incontro tra il capo della Chiesa cattolica col capo degli ortodossi va interpretato in questo modo. In ogni caso io non conosco bene il vostro pensiero e l'eurasiatismo, ma devo dire che ogni pensiero che non abbia una radice divina è destinata a fallire. Avrei ora una domanda da porle: esiste in Occidente, nel mondo cristiano, una forma autentica di spiritualità che abbia intenzione di avvicinarsi all'Islam o no? 

Dugin: Io sono d'accordo con lei: il diavolo è la modernità, la terra che ha concepito la modernità è l'occidente. Nel nostro rito tradizionale di cristiani ortodossi ci rivolgiamo a ovest e per tre volte ripudiamo il demonio, ovvero ciò è un modo per ripudiare la modernità occidentale. 

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