Sion minaccia Tehran: "Se Hezbollah ci attacca, bombardiamo l'Iran"

 Nel delirio che stanno vivendo i dirigenti politici del "Castello di Sion", ovvero il regime razzista di Israele, quello che secondo i fondatori stessi del Sionismo rappresenterebbe l'avanguardia della civiltà occidentale nelle barbarie asiatica, sono arrivate le minacce aperte di Tel Aviv contro l'Iran.

Gli israeliani hanno affermato che in caso di attacco di Hezbollah, Tehran sarà un obiettivo legittimo. 

Bisogna ricordare che Hezbollah, ovvero la lunga mano dell'Iran a ridosso di Israele, aveva detto che in caso di attacco di terra di Tzahal (l'esercito sionista) a Gaza, la milizia sciita libanese non sarebbe rimasta a guardare. 

Ora Israele rincara la dose; non bastando il bombardamento a tappeto dei palestinesi, i sionisti vorrebbero aprire un altro fronte, oltre a Gaza e al Libano, ovvero quello contro l'Iran.

Ma è realistica questa minaccia? 

Israele che non riesce a venire a capo di un piccolo gruppo di miliziani male armato come Hamas, come può pensare di muovere guerra a un Paese come l'Iran, armato fino ai denti? 

Inoltre, in caso di attacco all'Iran, veramente i sionisti pensano che Tel Aviv e Haifa possano rimanere al sicuro? 

Per non dire poi delle basi americane in Medio Oriente, che diventerebbero obiettivi legittimi visto il legame che hanno gli USA con Sion.

Israele in questo momento storico non ha la forza di combattere in modo contemporaneo con Hamas, Hezbollah e l'Iran; l'unica forza che hanno i sionisti in questo momento è quello di massacrare i bambini indifesi di Gaza. Nulla di più.    

 


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