Cosa cerca Israele con l'assassinio del generale dei Pasdaran Seyed Razi Musavi

 Alcuni giorni fa in un raid in Siria gli israeliani hanno ucciso un importante generale dei Pasdaran iraniani Seyed Razi Musavi, uno dei maggiori intermediari tra il governo iraniano, la Siria e Hezbollah. 

Insomma, un colpo grosso per Tel Aviv. Mi chiedo cosa Israele stia cercando di fare con questo tipo di attacco. Alcuni dicono che questa è una reazione israeliana nei confronti del sostegno iraniano a Hamas, Hezbollah e Ansarullah. 

Altri affermano che tale azione sarebbe una risposta israeliana all' attacco iraniano contro una nave di Israele presso le coste indiane. La nave trasportava materiale bellico e L'Iran in questo modo avrebbe lanciato un monito a Israele e USA riguardo alla non interfernza in Yemen. 

Queste ipotesi sono tutte credibili e non sono in contraddizione tra loro. Ma secondo me l'obiettivo di Israele, vista l'eliminazione di una persona di alto rango tra i Pasdaran, è quello di provocare gli iraniani e costringerli a una reazione pesante, come il bombardamento diretto del territorio israeliano, cosa che giustificherebbe a sua volta il bombardamento diretto del suolo iraniano non tanto da parte di Israele, ma da parte statunitense.

L'omicidio di Musavi è una provocazione per costringere gli iraniani all'ingresso diretto nel conflitto. 

Proprio questo è uno dei punti di disaccordo tra Tel Aviv e Washington. I primi vogliono (almeno questa è l'opinione di Netanyahu, altri in Israele hanno altre idee) l'allargamento del conflitto all'Iran che comporterebbe l'ingresso massiccio degli USA. A Washington (almeno questo è il punto di vista di Biden) invece vogliono scongiurare l'allargamento del conflitto e sperano nella fine delle ostilità a Gaza il prima possibile. 

D'altro canto in tutti questi anni la Guida suprema Ali Khamenei, responsabile finale delle politiche militari iraniane, ha sempre cercato di evitare guerre sul territorio iraniano. Secondo Khamenei la difesa del territorio iraniano deve avvenire fuori dall'Iran, in quanto qualsiasi guerra in Iran danneggerebbe eccessivamente le strutture difensive, economiche e sociali del paese. A prescindere dall'esito stesso del conflitto. 

Una reazione eccessiva iraniana (come colpire Israele dall'Iran in modo diretto) potrebbe scatenare un conflitto ampio, anche con il coinvolgimento diretto del territorio iraniano. Anche dopo l'assassino di Soleimani (persona molto più importante di Musavi) gli iraniani si limitarono a colpire obiettivi americani in Iraq. Senza allargarsi eccessivamente ad esempio alle basi USA nel Golfo Persico, strategicamente ben più importanti. E anche in questo caso dubito ci possano essere reazioni eclatanti. L'assassino di persone come Soleimani e Musavi non fa cambiare la politica generale iraniana per il Medio Oriente, ovvero il contenimento di Israele e Stati uniti. Così come la morte di Soliemani non ha fermato il sostegno a Hamas, Hezbollah e Ansarullah, così la morte di Musavi non fermerà il lavoro iraniano in contesti chiave come L'Iraq e la Siria. 

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