Fonti israeliane: dal 7 ottobre mezzo milione di immigrati ebrei hanno abbandonato la Palestina occupata per paura della guerra

 Secondo i dati dell'Ente israeliano per l’immigrazione, organismo che si occupa di regolare l'immigrazione (soprattutto ebraica) nella Palestina occupata, quasi mezzo milione di ebrei israeliani (arrivati nella Palestina occupata da diversi paesi del mondo) hanno lasciato il Paese dal 7 ottobre ad oggi per paura della guerra. Il dato è molto importante considerando che il complesso della popolazione ebraica che vive nei territori della Palestina storica é di circa 7 milioni.


Il quotidiano Times of Israel, una fonte di certo non antisemita o antisionista o filopalestinese, ha confermato ciò affermando che 470.000 israeliani sono emigrati da Israele e non si sa se torneranno un domani. 

I dati mostrano anche un calo netto di nuovi arrivi di immigrati ebrei in Israele dall’inizio di ottobre, circa il 50% in meno rispetto all’inizio dell’anno, il che per un paese che nasce e si afferma grazie all' immigrazione è abbastanza drammatico. 

Secondo i dati forniti dalle fonti sioniste suddette, le migrazioni verso Israele sono diminuite del 70% a novembre rispetto ai mesi precedenti del 2023, con 2.000 immigrati arrivati ​​a novembre rispetto ai 4.500 arrivati ​​ogni mese dall’inizio dell’anno.
Ciò dimostra che il trend demografico nella Palestina occupata continua a essere a sfavore di Israele e uno dei motivi della mattanza di Gaza è proprio il tentativo estremo di costringere i palestinesi ad abbandonare le proprie terre per tentare di creare un equilibrio tra il numero di ebrei e non ebrei che vivono nei territori della Palestina storica. Che Stato ebraico sarebbe mai uno Stato in cui gli ebrei diventassero progressivamente minoranza? 

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