Secondo Foreign Policy lo stato ebraico non è riuscito a ripristinare la propria deterrenza

 La rivista Foreign Policy (di certo non una testata contraria a Israele) ha pubblicato un articolo riguardo l'incapacità israeliana a ripristinare la propria deterrenza dopo il 7 ottobre. I punti salienti dell' articolo sono i seguenti: 

- Israele ha basato la propria fortuna militare sul concetto di deterrenza; ovvero nessuno deve avere il coraggio di attaccare lo stato ebraico. 

- i fatti del 7 ottobre hanno messo in seria discussione la deterrenza israeliana tanto è vero che lo stesso Netanyahu ha ammesso che lo stato ebraico non ha mai visto nulla di simile nella sua storia. 

- la guerra intrapresa a Gaza (operazione di terra) è iniziata con la speranza di ripristinare la deterrenza, ma la non eliminazione totale di Hamas e l'alto numero di soldati israeliani morti (Secondo fonti giornalistiche israeliane), non ha riportato il livello  della deterrenza israeliana a prima del 7 ottobre.

- inoltre sul fronte libanese si ha un silenzio totale riguardo ai morti israeliani con l'obiettivo di non demoralizzare il fronte interno, mentre sul versante opposto Hezbollah ha perso 240 uomini, ma ha costretto gli israeliani a abbandonare i villaggi e le città nell' estremo nord di Israele: gli abitanti di queste zone, circa 80 mila persone, hanno traslocato altrove e non sanno quando potranno tornare nelle loro case. In pratica Israele e Hezbollah si stanno affrontando in uno scontro equilibrato e si è creata una zona cuscinetto tra il sud del Paese dei cedri e il nord di Israele, senza che Israele riesca a prevalere nel suo obiettivo di cacciare Hezbollah a nord del fiume Litani. Non solo quindi Hezbollah non indietreggia, ma sono gli abitanti israeliani del nord a indietreggiare. 

- Israele ha poi cercato di colpire gli iraniani, cercando così di allargare il conflitto agli USA e a tutto l'occidente in funzione anti-iraniana. Ma l'attacco alla sede diplomatica iraniana a Damasco ha avuto come risultato un contrattacco di ampie dimensioni, anche se più teatrale che non di sostanza, che ha coinvolto l'occidente solo per quanto riguarda la neutralizzazione dei droni e dei missili iraniani e non ha coperto la controffensiva israeliana; proprio per questo la controffensiva israeliana è risultata, parafrasando Ben Gevir, moscia o comunque né teatrale, né sostanziale. Insomma, a fronte di un attacco iraniano spettacolare, Israele non ha nemmeno puntato all'estetica. 

- il risultato finale è che lo stato ebraico non è riuscito a ripristinare la propria deterrenza. Ulteriori sforzi bellici contro Hamas e Hezbollah (allargamento del conflitto a Rafah e al Libano, ben oltre l'attuale zona cuscinetto) difficilmente porteranno la situazione a un punto positivo per la deterrenza israeliana.

https://foreignpolicy.com/2024/05/01/israel-has-failed-to-restore-deterrence/ 


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