Con un'affluenza del 50 percento degli aventi diritto contro il 40 percento del primo turno, Pezeshkian- candidato riformista sostenuto dagli ex presidenti Khatami e Rohani, è stato eletto nuovo presidente della Repubblica Islamica dell'Iran.
Egli ha ottenuto 16 milioni di voti contro i 13 milioni dell' ultraconservatore Jalili. Decisivo è risultato per Pezeshkian l'aumento dei votanti rispetto al primo turno. Infatti, a grandi linee, chi aveva votato per il conservatore moderato Ghalibaf al primo turno non ha abbandonato il campo conservatore e al ballottaggio ha sostenuto Jalili. A soccorrere Pezeshkian ci hanno pensato circa 6 milioni di nuovi elettori che al primo turno non si erano recati alle urne. Questi ultimi probabilmente, nonostante la disillusione imperante nel campo riformista, si sono recati alle urne per evitare la vittoria del "falco" Jalili, reo di portare il paese al collasso economico, almeno secondo l'opinione dell' elettorato moderato e riformatore.
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