Alcune considerazioni a un anno dal 7 ottobre 2023 e il ruolo regionale dell'Iran

 Ormai è passato un anno da quel famigerato 7 ottobre 2023. Israele ha puntato il dito  da subito contro l'Iran anche se quest'ultimo ha negato di aver avuto a che fare con quell' operazione eseguita da Hamas. 

Sta di fatto però che da subito gli alleati dell' Iran in segno di solidarietà con i palestinesi hanno intrapreso operazioni anti-Israele. Mi riferisco principalmente a Hezbollah e Ansarullah rispettivamente operativi in Libano e Yemen. 

Gli eventi si sono evoluti sino all'attacco israeliano contro la sede diplomatica iraniana a Damasco e la seguente reazione iraniana che ha visto per la prima volta un attacco diretto delle forze armate di Tehran contro il territorio israeliano. Non accadeva dalla Guerra del Golfo  che il governo ufficiale di uno Stato sovrano lanciasse dei missili  contro Israele. Mi riferisco all'Iraq di Saddam Hussein. 

Da quel momento si è ufficialmente aggiunto un nuovo attore agli scontri mediorientali post 7 ottobre. L'Iran era entrato direttamente nel conflitto che fino a quella data - primavera 2024 - lo aveva visto solo come agente defilato. 

Importante notare come gli iraniani non volessero entrare direttamente nel conflitto, ma Israele con l'attacco di Damasco ha di fatto costretto gli iraniani a scendere in campo. 

Anche il ritardo con cui gli iraniani hanno risposto all'assassinio di Hanyeh a Tehran, principale alleato di Tehran nella guerra contro Israele a ridosso dei confini terrestri della Palestina occupata (insieme a Hezbollah) dimostra come Tehran è entrato in guerra contro Israele controvoglia. Il motivo? Khamenei non vuole che la guerra si faccia sul proprio territorio nazionale. Secondo la Guida Suprema la guerra deve essere circoscritta a Israele e al massimo ai suoi confini. Se la guerra dovesse entrare in Iran il paese subirebbe danni materiali e la nazione tornerebbe indietro di decenni. Gli iraniani hanno imparato la lezione degli 8 anni di guerra con L'Iraq. È vero che Saddam non ha conquistato nessuna regione iraniana non raggiungendo gli obiettivi di guerra, ma il prezzo pagato dagli iraniani è stato altissimo in termine di vite umane e danni economici. 

Per cui è meglio tenere la guerra a debita distanza. Ma siccome le interazioni non le si hanno da soli e spesso le reazioni dipendono dalle azioni altrui, l'Iran suo malgrado dopo il 7 ottobre si è trovato in mezzo ad un conflitto che in teoria doveva riguardare solo palestinesi e israeliani. L'Iran al massimo doveva fare da sponsor di Hamas, ma Netanyahu non ha permesso, con la sua politica basata sul motto "muoia Sansone con tutti i filistei", l'avverarsi dei desiderata di Khamenei. 

I fatti del primo ottobre 2024, ovvero il realizzarsi di un attacco ben più importante di quello primaverile da parte dei Pasdaran iraniani contro Israele, attacco che ha raggiunto gli obiettivi militari prefissati, nonostante la propaganda occidentale, confermano l'idea di un Iran che a questo punto e soprattutto dopo l'uccisione di Nasrallah (il più importante alleato regionale di Tehran) non si tira indietro. 

Come probabilmente non si tirerà indietro Israele. Si parla già di una rappresaglia coordinata con gli USA. Già questa notizia conferma il successo dell' attacco del 1 ottobre. Se fosse stato un flop non ci sarebbe stato bisogno di rappresaglie coordinate con Washington. 

Tale rappresaglia costringerà gli iraniani a colpire a loro volta, in una spirale che alzerà ulteriormente il livello dello scontro diretto tra Tel Aviv e Washington da una parte e Tehran dall'altra.  Nessuno però può prevedere quale sarà il punto massimo di questo scontro. Anche perché le parti hanno entrambi la forza di colpire il nemico, ma non hanno la forza di annientarlo. Per cui tale conflitto sarà sicuramente lungo, ma non sappiamo se avrà un livello di distruzione circoscritto come fino a oggi, o se anche nella guerra Israele-Usa vs. Iran come negli attuali conflitti di Israele contro Hamas a Gaza e Hezbollah in Libano dobbiamo prepararci a scene apocalittiche. 

Commenti