Le autorità israeliane arrestano i giornalisti che raccontano come sta andando realmente la guerra

 Le autorità israeliane hanno arrestato nei giorni scorsi diversi giornalisti: il reato? Aver raccontato realmente l'evoluzione della guerra in Medio Oriente. 

In particolare questi giornalisti avrebbero fatto luce sui reali danni causati a Israele da parte dell'Iran il primo ottobre scorso, quando le forze armate di Tehran hanno bombardato con circa 200 missili lo stato ebraico.

È noto  che in Israele vi è un sistema di censura militare, per cui nessuno deve raccontare al pubblico eventuali danni causati dal nemico a meno dell' esplicita autorizzazione di Tzahal. Alla faccia della libertà di informazione. 

Anche nel caso dell'attacco iraniano Israele non ha dato molte informazioni sull'accaduto, facendo presumere che l'attacco sia stato un flop. Ma la realtà è ben diversa. Se l'attacco iraniano non ha causato danni di rilievo, che bisogno c'è di mettere in galera i giornalisti che intendono raccontare la verità. Di cosa ha paura Israele? Ha paura di perde la fama di essere uno Stato invincibile? Ha paura  che la popolazione locale venga a sapere dei reali danni causati dall'attacco iraniano, gettando così discredito sulla politica intrapresa dal governo sionista dopo il 7 ottobre 2023? 

(Tale notizia è ripresa da diversi siti occidentali tra cui il The Guardian) 


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