Tregua tra Hezbollah e Israele: durerà? Intanto vediamo i punti di forza e di debolezza delle parti

 Le parti sembrano aver accettato una tregua temporanea di 60 giorni. Israele e Hezbollah deporranno le armi momentaneamente.

In primo luogo bisogna vedere se la tregua concepita verrà abortita o meno nel breve; nel senso che per ora in modo esplicito solo Israele ha accettato le condizioni del cessate il fuoco e la risposta ufficiale di Hezbollah non è ancora arrivata. Bisogna vedere se anche il Partito di Dio accetterà la situazione. 

Ammesso e non concesso  che Hezbollah accetti, bisogna vedere se Israele non violera' nel breve la tregua. 

Insomma, è ancora tutto in una situazione troppo fluida per poter dare giudizi. Ricordo che nell'autunno del 2023 la guerra di Gaza subì una interruzione per poi riprendere a vele spiegate. Anche qui potrebbe accadere lo stesso. 

Ma se per qualsiasi motivo il cessate il fuoco dovesse essere accettato sia da parte sionista che da parte di Hezbollah e dovesse durare nel tempo (in uno scenario simile a quello post 2006), possiamo azzardare qualche riflessione sui punti di forza e di debolezza delle parti. 

In un post di qualche tempo fa dissi che l'asse del male americano-sionista e l'asse della resistenza di cui Hezbollah è la filiale siro-libanese (Hezbollah senza la Siria non sarebbe la Potenza  che è e non è un caso che oggi Netanyahu commentando il possibile cessate il fuoco sia tornato a minacciare esplicitamente Assad) non hanno la forza di sconfiggersi reciprocamente, ma possono farsi molto male. 

La situazione attuale e il cessate il fuoco in fase di perfezionamento dimostra tale mia interpretazione dei fatti. 

Di seguito elenchero' i punti di forza e di debolezza delle parti per dimostrare come non abbiamo a che fare con vincitori e vinti, ma con situazioni intermedie. 

Punti di forza di Israele (e di debolezza del Partito di Dio) alla luce del cessate il fuoco in fase di perfezionamento con Hezbollah: Israele non si ritirerà da tutto il sud del Libano e manterrà delle postazioni vicino al confine col proprio territorio (all'interno del Libano). Stiamo parlando di avamposti all'interno del Libano a circa 1 o al massimo 2 km dal confine. Ma comunque in territorio libanese. Situazione ovviamente che non c'era prima dall'inizio delle ostilità. Poi, Israele ha eliminato alcuni dei capi più importanti di Hezbollah. Certo, i leader sono stati sostituiti e la macchina da guerra di Hezbollah non si è fermata. Ma una cosa è a livello carismatico Nasrallah, una cosa sono gli altri leader del Partito di Dio. Ma il più grande successo per Israele potrebbe essere l'interruzione del sostegno di Hezbollah a favore di Gaza. Con una tregua in Libano verrebbe a mancare uno dei principali sostenitori dello sforzo della resistenza a Gaza contro gli israeliani. Lo stesso Netanyahu ha detto che con la tregua a nord, Tel Aviv potrà concentrarsi su Gaza. Inoltre in caso di cessate il fuoco duraturo gli abitanti del nord di Israele potranno tornare nelle loro case. Questo fu uno degli obiettivi principali di Netanyahu alla fine di settembre quando iniziò l'operazione massiccia in Libano. Nasrallah che allora era ancora in vita disse che Hezbollah non permettera' ai sionisti di tornare nelle cittadine del nord. Il cessate il fuoco, se duraturo, permetterà agli israeliani di alleggerire il carico degli sfollati del nord. Israele così raggiungerebbe un importante obiettivo, senza essere costretto ad accettare una tregua anche a Gaza, almeno nel breve. Un altro vantaggio per Israele sarebbe quello di rinviare a data da destinarsi la reazione iraniana all'attacco aereo contro la Repubblica Islamica dell'Iran di fine ottobre. Di fatto gli iraniani con un cessate il fuoco duraturo in Libano potrebbero decidere di evitare una nuova escalation del conflitto. 

Punti di forza di Hezbollah (e quindi di debolezza dei sionisti) alla luce del cessate il fuoco in fase di definizione con Tel Aviv: la macchina da guerra di Hezbollah non solo non è stata distrutta, Hezbollah non solo non è stata smilitarizzata, ma negli ultimi giorni del conflitto i missili del Partito di Dio hanno colpito i centri abitati di Haifa, Tel Aviv e altre città senza che le difese israeliane potessero intercettare i razzi. Nell'ultima settimana del conflitto milioni di israeliani hanno dovuto fuggire nei bunker a più riprese rendendo la vita difficile a gente emigrata da mezzo mondo in Palestina per vivere in santa pace. Ciò dimostra come al contrario di quello che dice Netanyahu l'arsenale bellico di Hezbollah è in ottime condizioni e la capacità offensiva dei miliziani sciiti è più intatta che mai. La campagna di terra di Israele nel sud del Libano conferma tale visione. Israele non è riuscita ad avanzare e le sortite sioniste si sono concentrate in zone non controllate da Hezbollah come i villaggi cristiani. Ovunque vi è stata la resistenza di Hezbollah gli israeliani non sono riusciti a sfondare. Hezbollah rimane ampiamente in controllo dei territori a sud del fiume Litani. In altre parole, gli obiettivi di smantellare l'ala militare di Hezbollah, di mandare Hezbollah oltre la linea settentrionale del fiume Litani e di circoscrivere Hezbollah a un piccolo gruppo politico ininfluente nel panorama Medio Orientale sono falliti. Hezbollah rimane una importante Potenza paramilitare non solo in Libano ma in tutto il Vicino Oriente e continuerà a essere una seria minaccia per l'asse americano-sionista nella regione. Per fare solo un esempio, negli ultimi giorni Hezbollah ha colpito obiettivi militari sionisti a sud di Tel Aviv a 150 km dal confine con il Libano. Cosa che alcuni anni fa per Hezbollah era impensabile. Hezbollah in un anno, da ottobre 2023 a oggi ha costretto decine di migliaia di israeliani ad abbandonare il nord di Israele. Cosa impossibile per il Partito di Dio fino a qualche anno fa. Quando Netanyahu dice che la tregua al nord permetterà a Israele di concentrarsi su Gaza, questo è come una implicita ammissione della forza (intatta) di Hezbollah. 

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