Un nuovo mondo sta nascendo?

In base a quanto riferisce il sito dell'emittente iraniana IRINN, il presidente iraniano Ahmadinejad, nel ricevere un esponente del governo del Khirghizstan, ha detto: "il mondo ha bisogno di un nuovo ordine economico, in quanto la gestione del capitalismo è stata fallimentare. I Paesi inipendenti devono assumersi la responsabilità di creare questo nuovo sistema". Ahmadinejad ha poi sottolineato che la crisi del sistema capitalistico è un'occasione senza precedenti per la svolta e il cambiamento degli attuali asseti di dominio. In questo incontro le parti hanno sottolineato il legame culturale tra l'Iran e l'Asia centrale, ovvero quel luogo che gli studiosi un tempo chiamavano Heartland. Secondo l'analisi geopolitica classica (primi Novecento), il controllo sull'Asia centrale, dal Caspio al Turkestan cinese, dalla Russia meridionale all'Afghanistan, avrebbe garantito il controllo dell'Eurasia e quindi del mondo intero. Oggi questa regione assume importanza per via delle riserve energetiche in essa presenti. Ecco perchè la presenza nordamericana in Afghanistan assume un valore di notevole importanza, nel progetto imperialista della Grande Asia Centrale, in funzione antirussa, anticinese e antiiraniana. L'Iran per contrastare l'espansionismo americano ai propri confini nordorientali ha cercato di intensificare i legami soprattutto con due governi: quello dell'Afghanistan e quello del Tagikistan, vista l'affinità linguistica coi due Paesi, entrambi di lingua neopersiana. Ma il governo di Kabul ha recentemente deciso di dare una sterzata atlantista, dando l'autorizzazione agli USA di installare una minacciosa basa militare sul proprio territorio, anche dopo il 2014, anno del ritiro della NATO dall'Afghanistan. Per cui oggi, l'imperativo di Tehran è cercare alleati in questa zona del mondo, così importante per gli equilibri geopolitici e geoeconomici del mondo. In un altro incontro, il presidente Ahmadinejad, sempre secondo quanto riportato dal sito IRINN.IR, ha avuto un colloquio importante con Ammar Hakim, influente figura politica e religiosa irachena, confermando il legame spirituale, culturale e strategico tra il governo iracheno e quello iraniano. In questo incontro Ahmadinejad ha invitato tutti a interpretare gli eventi regionali su scala mondiale, visto che "la caduta imminente del capitalismo e dell'egemonia imperialista, sta provocando una reazione da parte del governo americano, che è disposto a qualsiasi follia, pur di salvare i sionisti dalla sconfitta".

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