Il sionismo e l’antisemitismo




Alcuni, molto superficialmente, considerano l’antisionismo alla stregua dell’antisemitismo. Questa è un’opinione diffusa soprattutto tra certi intellettuali e uomini politici. Ad esempio, l’ex Presidente del Senato italiano, Marcello Pera, disse apertamente che l’antisionismo è come l’antisemitismo, in una lettera aperta di qualche anno fa. Vi sono però degli intellettuali che mettono in dubbio questa teoria. Ad esempio Domenico Losurdo, in un libro intitolato “Il linguaggio dell’Impero. Lessico dell’ideologia americana” scrive:
“Alla fine dell’Ottocento è Herzl (considerato l’ideologo del sionismo, n. d. r.) a riferire dell’opinione diffusa che vede nel sionismo una specie di antisemitismo”.
Questa idea quindi rovescia completamente il pensiero di alcuni pensatori, confermando invece che nel sionismo, vi sono delle chiare tendenze antisemite, che anche molti ebrei ortodossi condannano. Losurdo scrive ancora:
“[…] data l’intraprendenza e l’esuberanza intellettuale ed economica della popolazione di origine ebraica, la costituzione di uno Stato ebraico al di fuori dell’Europa è nell’interesse sia dei sionisti che degli antisemiti: i primi conseguono la realizzazione dei loro obiettivi nazionali (e religiosi), i secondi si liberano di una presenza che diviene sempre più ingombrante”.
In un altro passaggio del libro “Il linguaggio dell’Impero”, troviamo le seguenti affermazioni:
“In effetti, ad augurarsi la realizzazione della profezia di Herzl e a prendere posizione a favore del sionismo sono in Francia i più ferventi antisemiti”.
Addirittura a distanza di tanti anni dalla nascita del movimento sionista e dopo la creazione dello Stato ebraico, vi erano degli ex gerarchi simpatizzanti del nazismo e anche del sionismo, come Xavier Vallat, membro di spicco del governo di Vichy. Egli arrivò a scrivere nel 1967, un articolo dal titolo emblematico, “Le mie ragioni per essere sionista”. Ciò è documentato nel libro di Domenico Losurdo. Un altro antisemita transalpino, Lucien Rebatet, disse apertamente:
“La causa di Israele è laggiù la causa di tutti gli occidentali”.
Egli inoltre auspica “la vittoria dell’esercito sionista”. Come possiamo vedere, il fatto che molti antisemiti si schierino col sionismo e non contro, dimostra l’assoluta inesattezza delle idee di chi afferma l’uguaglianza tra antisionismo e antisemitismo.

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