Dirittumanismo imperialista?



In questi dì, imperversa sui siti internet di lingua italiana, vicini ai simpatizzanti del gruppo terroristico dei Mujahidne Khalq, una campagna, l'ennesima direi, in favore dei diritti umani in Iran. Il caso questa volta riguarda un blogger deceduto in carcere recentemente, Sattar Beheshti, vicenda sulla quale la magistratura iraniana sta indagando, per risalire alla ricostruzione degli eventi e agli eventuali responsabili. 

Interessante notare come questi gruppi, vicini tra le altre cose a un gruppo terroristico che si vanta di aver ucciso migliaia di persone in Iran, magari colpevoli solo di avere un look che li potesse avvicinare a quello dei sostenitori della Rivoluzione, non dicono una parola sulle persone morte in carcere nei paesi cosiddetti democratici, dal caso di Stefano Cucchi alla recente morte in carcere di un cittadino iraniano negli USA, il sig. D. Sarreshteh. I diritti umani, se sono come dicono alcuni, una dottrina universale (ma che strano, una cultura politica relativista come il liberalismo, pretende di avere canoni universali: non è una contraddizione?), allora non dovrebbero essere applicati anche in Occidente? Se fossero in buona fede i simpatizzanti di questi gruppi terroristici iraniani, farebbero propaganda per tutte le vittime in carcere, ma loro, si fermano solo alle considerazioni e alla propaganda voluta dall'imperialismo contro i paesi sovrani e indipendenti. Quando ci sono le propagande mediatiche per i diritti umani, si parla solo di Iran, Cuba, Siria ecc. Mai una parola per quello che combinano gli imperialisti nelle loro carceri, dove languono moltissimi prigionieri politici. Per non dire poi delle carceri segrete americane in giro per il mondo, oppure le torture e le prevaricazioni dei regimi reazionari alleati dell'imperialismo, come gli sceiccati del Golfo Persico. 

La dottrina dei diritti umani, come al solito, serve solo come pretesto per mettere sotto accusa i paesi liberi e sovrani. Questo tipo di dirittumanismo lo conosciamo bene, è un dirittumanismo che gli oppressi del mondo chiamano "imperialista". 

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