La Siria deve resistere!



Il governo dell'Iran ha proposto alcuni punti per uscire dallo stallo e dal caos in Siria, che si possono riassumere in questo modo:



Il primo punto prevede l'«immediata cessazione delle ostilità sotto la supervisione delle forze dell'Onu».

Il secondo punto chiede «la revoca delle sanzioni contro la Siria per aprire la strada alla distribuzione degli aiuti umanitari».

Il terzo punto rappresenta lo snodo politico decisivo, con la proposta di creare un «comitato di riconciliazione nazionale», formato da «tutti i gruppi politici e sociali e dal governo siriano». Secondo il ministro Salehi: «una volta che sarà assicurata la calma deve aprirsi il dialogo nazionale. Un governo di transizione avrà il compito di organizzare elezioni libere per il parlamento, l'assemblea costituente e la presidenza».

Il quarto punto riguarda «l'immediato rilascio di tutti i prigionieri politici detenuti dal governo e dai gruppi armati» ed il diritto a processi imparziali.

Il quinto punto prevede la costituzione di un «comitato di valutazione dei danni e di ricostruzione».

Il sesto punto chiede  «la fine della campagna globale di propaganda contro il regime di Assad e la conseguente "disinformazione" contro le azioni del governo in carica».



Il problema è che per applicare questo piano, ci dovrebbe essere la collaborazione dell'opposizione armata e dei paesi che li sostengono, come USA, Turchia e Qatar. Non ci vuole la sfera di cristallo per capire che i terroristi e i loro sponsor, non accetteranno nulla del genere. Loro al momento sono interessati solo alla distruzione della Siria, visto che la caduta di Assad al momento è impossibile. Quindi l'unico obiettivo è il caos, per indebolire il ruolo regionale della Siria, con delle nefaste conseguenze per l'asse della resistenza. Purtroppo in Siria prevediamo ancora mesi di caos e terrorismo. Grazie a tutti i fautori della democrazia liberale, del dirittumanismo e di altre barzellette simili, per il loro sostegno al terrorismo reazionario e fondamentalista. Grazie per il vostro contributo al massacro dei cristiani in Siria, dopo che ci avete fatto una testa così, dicendoci che bisogna fermare la persecuzione dei cristiani nel mondo islamico, grazie di tutto!!!
Ma pensiamo anche un'altra cosa: gli uomini liberi nel mondo non sono indifferenti, i rivoluzionari del mondo sanno bene che la lotta della Siria contro la reazione è la lotta degli oppressi contro gli oppressori, è la lotta che libererà il mondo dalle ingiustizie, è la lotta della verità contro la menzogna, della civiltà contro le barbarie. Questo è un momento storico in cui il non allineamento non ha senso: o con la Siria, o con il terrorismo. Non c'è un'altra soluzione. Viva la Siria, viva la Rivoluzione.

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