Terroristi mercenari in Siria si uccidono tra di loro

Tratto da Palaestina Felix

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Khaled Oaso, super-ricercato leader della banda wahabita Bani Zaid ha trovato la morte a Hreitan, nell'hinterland di Aleppo, ma a porre fine alla sua sanguinaria e illamentata vita non sono stati i kalashnikov delle forze armate siriane, che pure davano a lui e ai suoi complici una caccia spietata, ma quelli dei suoi "alleati", altri criminali estremisti che hanno scatenato un bagno di sangue internecino per questioni di spartizione di refurtiva.
Abbiamo già segnalato altrove come, non trovando alcuna sponda tra la popolazione civile che li odia e li avversa in ogni modo i mercenari wahabiti sostenuti da Usa, Israele, Arabia Saudita, Turchia e Qatar, spesso si 'alleano' con briganti e criminali locali
a cui prospettano bottino e impunità per le loro azioni; questa volta la scelta di sodali si é rivelata fatale ai terroristi che sono stati massacrati per una bega tinta di venale avidità. Intanto a Est di Aleppo, nella zona di Rasm al-Abboud si sono registrati scontri questa volta tra le truppe di Assad e criminali terroristi che sono stati accerchiati e sconfitti.

Covi abbandonati in fretta e furia durante il recente "repulisti" di Aleppo, rimasti ancora intatti con arsenali e santabarbare ancora intonse sono stati scoperti in città nelle zone di Bustan al-Basha, Masaken Hanano, Bani Zaid, al-Naqareen e al-Lairamon. Tutto il materiale ivi presente é stato confiscato dall'Esercito (armi e munizioni) o fatto brillare e distrutto (nel caso degli esplosivi e delle bombe già confezionate).

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