michele mendolicchio
Dopo oltre 30 anni di depistaggi e di confronti nelle aule giudiziarie è arrivata una parola definitiva della Cassazione sulla strage di Ustica. La strage fu provocata da un missile e per questo i giudici hanno condannato lo Stato italiano, colpevole di coperture e di omissioni, a risarcire i familiari delle vittime di una delle tragedie più orribili della storia democratica. Sulla paternità di quel missile assassino non ci sono ormai più dubbi: sono stati i francesi, come affermato a suo tempo da Cossiga.
Per anni e anni si è parlato di esplosione causata da una bomba a bordo e di omissioni dei nostri servizi e governi che si sono succeduti in quella lunga stagione di stragi senza colpevoli. Poi finalmente la verità è stata esposta proprio da uno degli uomini protagonisti di quegli anni caldi. Cossiga fece cadere finalmente quel velo di ipocrisia e di legami internazionali.
Sul cielo di Ustica, nella notte del 27 giugno dell’80, erano presenti dei caccia francesi che intendevano abbattere l’aereo libico con a bordo il colonnello Gheddafi. Solo che il missile lanciato dai Mirage colpì l’aereo civile italiano causando la morte di 81 passeggeri. Se pensiamo che la morte del colonnello è avvenuta proprio per mano dei francesi, nella vergognosa guerra imbastita da Sarkozy, non possiamo che avvalorare ancor di più questa tesi. L’ex presidente della Repubblica nonché uomo di spicco della Dc sarà pure stato poco amato e negativo ma almeno sarà ricordato per lo squarcio di verità su quella strage. Il DC9 dell’Itavia fu abbattuto da un missile francese. E per via della guerra fredda godè della copertura della Nato e dei depistaggi dei nostri servizi segreti e dei vari governi succedutesi. Per anni e anni ci hanno raccontato frottole per nascondere una verità scomoda.
Ora, anche grazie a Cossiga, la Cassazione è giunta alla prima verità, condannando lo Stato alle sue responsabilità. Per più di 30 anni: politici, generali, servizi segreti, addetti ai radar e la Nato hanno cercato in tutti i modi di nascondere quello che avvenne sui cieli di Ustica, raccontando frottole a ripetizione. La decisione dei giudici di piazza Cavour anche se giunge a distanza di tantissimi anni è comunque coraggiosa e apprezzabile. E’ un tassello di verità su una strage coperta per troppi anni da interessi internazionali. Purtroppo si tratta di una verità emersa solo in sede civile e non suffragata in sede penale, nonostante gli innumerevoli processi. Quella sera dell’80 la sicurezza dei voli italiani non fu garantita affatto dai radar civili e militari. E per questo lo Stato è stato condannato dall’Alta Corte.
http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=18748
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