Ostaggio iraniano liberato in Siria: "pensavano fossimo eretici"






Uno degli ostaggi iraniani liberati di recente in Siria, racconta degli aneddoti interessanti concernenti la sua prigionia presso il cosiddetto Esercito Libero Siriano. Questo ex ostaggio dice che i terroristi inizialmente pensavano che gli iraniani, essendo sciiti, non fossero veri musulmani e furono colpiti dal fatto che tutti i prigionieri leggessero il Corano e facessero l’orazione rituale, obbligatoria per ogni musulmano, cinque volte al giorno. La sorpresa dei sequestratori derivava evidentemente dal fatto che, essi, seguendo i media legati alle correnti wahabite, e sottoposti quindi a una pesante campagna antisciita, credevano che i musulmani seguaci della famiglia del Profeta, fossero eretici. A raccontare la vicenda è Ali Javadian, medico iraniano che era stato rapito in Siria qualche tempo fa; sul sito persiano rajanews.com egli ha detto: “Vi sono alcuni musulmani che sono convinti di fare qualcosa di meritorio, e da ogni angolo del mondo sono accorsi in Siria, per combattere quello che loro chiamano jihad”. Questi miliziani sono sempre pronti alla guerra, non importa se il campo di battaglia sia l’Afghanistan, il Pakistan, l’Iraq o un altro Paese come la Siria, per loro l’importante è combattere contro il miscredente o l’eretico di turno. Ali Qarbusi è uno di questi musulmani, di origine tunisina, che era andato in Siria convinto di fare il jihad; egli racconta quanto segue: “Io mi trovavo a Homs e lì ci fu un massacro indiscriminato di oltre 120 ragazzi. Per incolpare della vicenda l’esercito regolare i nostri comandanti ci ordinarono di bruciare i cadaveri. Ricordo che in quell’occasione ci ordinarono anche di attaccare un ospedale.” Interessante notare come alla base della disinformazione imperante nel mondo islamico vi siano canali come Al Arabya e Al Jazeera, che dando voce a sapienti religiosi faziosi, istigano all’odio settario, soprattutto in Siria. Di recente è giunta notizia che Al Qaradawi, noto intellettuale e telepredicatore residente in Qatar, ha deciso di non considerare valida una fatwa di alcuni sapienti di Al Azhar, che riconoscevano validità a molte scuole islamiche. Questo atteggiamento è finalizzato evidentemente a convincere i musulmani e soprattutto i giovani, che certi presunti seguaci del Profeta Muhammad, in realtà non sono veri musulmani (evidentemente sciiti duodecimani e sciiti alawiti su tutti).


Il dott. Javadian racconta che i sequestratori dell’ESL erano molto sorpresi del fatto che gli iraniani sciiti pregassero e compiessero gli atti di adorazione prescritti dal diritto islamico. “Addirittura negli ultimi giorni della prigionia, alcuni dei miliziani ci chiedevano informazioni sull’islam sciita e volevano che noi pregassimo per loro”.
Evidentemente ciò dimostra come molti individui siano vittime inconsapevoli di una pesante campagna di diffamazione antisciita e anti-iraniana in corso da diverso tempo su alcuni media molto seguiti, soprattutto nei paesi arabofoni. Ma la vittima principale rimane il popolo siriano, oggetto di un piano studiato a tavolino per la balcanizzazione dell’ultimo bastione della resistenza araba contro l’arroganza imperialista.   

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