Un tempo Ali
Shariati disse: “Ogni luogo è Karbala”. Oggi noi diciamo: “Ogni luogo è Damasco”.
Un tempo l’imam Khomeini disse: “La via per Gerusalemme passa da Karbala”. Oggi
noi diciamo: “La via per Gerusalemme passa da Damasco”. Ed è proprio per quest’ultimo
motivo che l’imperialismo ha preso di mira la Siria. Come sappiamo benissimo,
la grande maggioranza dei ribelli siriani sono stranieri, supportati da NATO,
Tel Aviv e alcuni paesi arabi. Ma l’attacco alla Siria ha tra le altre cose un
obiettivo preciso. Distruggere l’asse della resistenza, che da Tehran arriva a
Gaza, passando per Beirut. Ma questa autostrada della resistenza ha un
passaggio obbligatorio, Damasco. Senza la Siria infatti, le trame che vuole
tessere nella regione l’Iran per contrastare Tel Aviv sarebbero irrealizzabili.
Colpendo la
Siria l’imperialismo farebbe crollare l’asse della resistenza in un solo colpo:
la resistenza palestinese e libanese sarebbero annientate, e l’Iran sarebbe
isolato nella regione. In questo attacco alla Siria vi è la partecipazione di
diversi attori regionali con obiettivi diversi tra di loro. Ad esempio c’è l’Arabia
Saudita, storico avversario regionale dell’Iran. “Il ministro degli esteri
saudita Saud al-Faisal ha dichiarato ieri, che Riyadh assegna i soldi
all’opposizione siriana, per aiutarli nella lotta contro il governo di Assad.
Il ministro ha fatto queste osservazioni nel corso della riunione dei
cosiddetti Amici della Siria in Marocco.”(1) Questa notizia era stata diffusa
da alcuni siti qualche tempo fa. Poi c’è la Turchia e il suo sogno
neo-ottomano. Ma c’è anche Tel Aviv che spera nella caduta di Assad per
eliminare la resistenza antisionista ai propri confini.
Ecco alcune
dichiarazioni dei dirigenti israeliani sulla Siria.
Netanyahu: [Israele]
''sta seguendo gli sviluppi del conflitto in Siria e sta collaborando con gli
Stati Uniti e la comunita' internazionale'' affinche' si ''prendano le misure
necessarie per prepararci all'eventualita' di un cambiamento di vasta portata
ai vertici del regime di Damasco''. (2)
Gabi
Ashkenazi: “Qualsiasi regime che rimpiazzi il presidente siriano Assad non
potrà essere peggiore di quello attualmente in carica”.(3)
Shimon
Peres: “Delegare la Lega Araba all'intervento in Siria, utilizzando 'caschi
blu' arabi, visto che ci sono anche Paesi arabi interessati all'intervento,
come il Marocco. E' quanto ha proposto il capo dello Stato di Israele, Shimon
Peres, nelle dichiarazioni seguite all'incontro con il presidente del Consiglio
Mario Monti.
Peres ha
spiegato che quello della Siria "è un problema della Lega Araba, visto che
è un Paese membro" e inviare un contingente arabo eviterebbe polemiche e
l'accusa di "interventi esterni". Secondo Peres ci sono Paesi arabi
pronti ad intervenire, ad esempio il Marocco, "che hanno eserciti e che
potrebbero inviare i loro militari sotto la bandiera delle Nazioni Unite".(4)
Interessante
poi questa dichiarazione di Z. Livni del 2008: "Israele si e' sempre
battuto per la pace con i paesi vicini, ma i siriani devono capire che questo
comporta il loro completo abbandono al sostegno del terrorismo, di Hamas, di
Hezbollah e dell'Iran". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano,
Tzipi Livni, parlando con i cronisti prima dell'incontro con il collega
francese Bernard Kouchner a Tel Aviv.
Secondo la portavoce
del ministro, Arieh Mekel, Livni affrontera' la questione Hamas con Kouchner:
"vuole sentire la posizione francese e spieghera' la posizione israeliana
al riguardo", ha detto Mekel. Al centro dei colloqui anche "gli
ultimi avvenimenti a Gaza", ha aggiunto, oltre ai negoziati con il
presidente palestinese Mahmoud Abbas, il programma nucleare iraniano e la crisi
in Libano. (5)
Tutto ciò
dimostra non solo che il vero esecutore dell’azione contro Damasco è Tel Aviv,
ma anche che questo odio della dirigenza israeliana per Assad è questione di
molto tempo, non solo degli ultimi anni. La Siria resiste contro l’attacco
imperialista, e deve difendersi in quanto baluardo della sovranità araba contro
gli occupanti della Palestina e del Golan.
(1) Irib Italia
(2) Asca.it
(3) Palaestina Felix
(4) tmnews.it
(5) adnkronos
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