Annemarie Schimmel

 
 
 
La gente è addormentata, si desta quando muore.

Imam Ali

 

Questa frase dell'Imam Ali (pace su di lui) è stata scritta sulla pietra tombale di Annemarie
Schimmel, famosa iraniasta e islamologa tedesca. Lei nacque in una colta e benestante famiglia
protestante della media borghesia tedesca di Erfurt. Suo padre, Paul, era un funzionario delle Poste e sua madre, Anna, veniva da una famiglia tradizionalmente impegnata nel commercio marittimo internazionale. La Schimmel ricordava il padre come "un meraviglioso compagno di gioco, ricco di buon umore", mentre di sua madre parlava di lei definendola la fanciulla che aveva sempre sognato di avere e della sua casa ricordava la ricchezza di interessi poetici e letterari, sebbene la sua famiglia non fosse in alcun modo legata all'accademia.

Ella cominciò i suoi studi universitari nell'
Università di Berlino nel 1939, all'età di 17 anni. Conseguì a 19 anni la laurea in "Lingue e Civiltà islamiche". Dopo di che cominciò a lavorare per il ministero degli Esteri, pur proseguendo i suoi studi nel tempo libero. A 23 anni divenne docente di Lingua arabae di Islamistica nell'Università di Marburgo, dove conseguì una seconda laurea in Storia delle religioni nel 1954.

 

Un momento topico per la sua vita fu il 1954, quando fu nominata docente di Storia delle religioni" nell'
Università di Ankara, in Turchia. Lì trascorse cinque anni d'insegnamento, svolgendo in turco le sue lezioni e dedicandosi interamente allo studio della cultura e delle tradizioni mistiche di quel paese.

Fu membro del corpo docente dell'
Università di Harvard dal 1967 al 1992 e divenne Professore Emerito di Cultura Indo-Musulmana fino al suo pensionamento. Fu anche professore onorario dell'Università di Bonn. Pubblicò più di 50 volumi sulla letteratura del mondo islamico, sul Sufismo e sulla cultura del mondo musulmano, e tradusse lavori di poesia e di letteratura in inglese e tedesco dalla lingua farsi, dall'urdu, dall'arabo, dal Sindhi e dal turco.

Per il suo lavoro sull'
Islam, sul Sufismo e su Muhammad Iqbal, il governo del Pakistan le concesse molte riconoscenze. Ricevette un gran numero di riconoscimenti anche da altri paesi, incluso il Leopold Lucas Prize della Facoltà Evangelisch-Theologische dell'Università di Tubinga e, nel 1995, il prestigioso Peace Prize of the German Book Trade. Tale premio provocò una controversia in Germania, dal momento che la Schimmel difese l'onorabilità del pensiero islamico contro le argomentazioni di Salman Rushdie nel corso di un'intervista televisiva.

vedi wikipedia

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