Il Qatar offre 20 miliardi euro per far chiudere l’ambasciata di Siria in Algeria


Il Qatar offre 20 miliardi euro per far chiudere l’ambasciata di Siria in Algeria

La Russia ipotizza cancellazione del Qatar dalle mappe


Vitaly Churkin+Hamad Bin Jassim


E’ trapelata su diversi siti web-giornalistici una parte dello scontro verbale scoppiato tra l’ambasciatore algerino “Murad Medlsi” e il ministro degli Esteri del Qatar, durante la riunione a porte chiuse della Lega Araba (dalla quale la Siria è stata sospesa quale membro effettivo), che ha come sfondo la richiesta, da parte del rappresentante del Qatar, di chiudere l’ambasciata siriana in Algeria.
Durante la riunione l’Algeria si è opposta fortemente alla decisione di congelare l’adesione della Siria alla Lega Araba, e la richiesta di chiudere l’ambasciata siriana in Algeria ed espellere l’ambasciatore siriano, è stata caldeggiata da Hamad, il ministro degli Esteri del Qatar, che ha  minacciato l’ambasciatore algerino dicendo: “Presto toccherà a voi”.
A quel punto l’ambasciatore algerino ha reagito energicamente e si è scatenato contro il rappresentante del Qatar rispondendo: “Questo è un complotto da voi personalmente ordito, che ha superato la legge e la Carta della Lega. Voi in testa in testa a tutti nel dirigere gli atti vandalici, non solo in Siria, ma in tutto il mondo arabo, e insieme al Segretario Generale state criminalizzando la Siria e tutta la nazione araba”.
A far trapelare queste notizie è stato il centro d’intelligence israeliano “Shatat”, riportando inoltre che l’ambasciatore algerino avrebbe accusato il Qatar dicendo: “ Siete strumenti e sudici servi per l’attuazione di un programma occidentale, ed il popolo arabo un giorno vi giustiziera per questi crimini. Una terra con un milione e mezzo di martiri non accetterà mai minacce da uno pseudo-stato come il tuo, che non è possibile neppure vedere ad occhio nudo sulla mappa”.
Egli ha aggiunto che “la posizione dell’Algeria riguardo al Qatar e Nabil Al-Arabi (il segretario generale della Lega Araba) è rigorosa e ferma, e non ha votato e non voterà in favore di tale decisione vergognosa”.
Da sottolineare che, durante la riunione, lo scontro verbale era già iniziato tra Hamad Bin Jassim e Mourad Medlsi, quando l’ultimo ha richiesto d’intervenire per avere spiegazioni su come sia compatibile la decisione di sospendere la posizione di stato membro (della Lega Araba, ndt) della Siria in base alle leggi e regolamenti della Lega Araba: ma l’incontro venne sospeso prima che gli fosse concessa la parola.
La riunione si è conclusa con il rifiuto di voto da parte dello Yemen e del Libano, mentre è stata registrata l’assenza di voto dell’Iraq (per assenza dei rappresentanti) e il voto della Mauritania è stato volutamente ignorato dal presidente di turno dell’assemblea (il ministro degli esteri del Qatar) il quale ha fatto finta di non aver visto il rappresentante della Mauritania. Ma la cosa più grave è che Il ministro degli Esteri del Qatar, Hamad Bin Jassem, che ha presieduto l’assemblea, ha terminato la riunione cominciando ad annunciare la decisione presa, mentre Medelsi stava ancora aspettando il suo turno per poter prendere parola e discutere della legittimità di tale decisione.
Inoltre il centro d’intelligence sionista “Shatat” ha reso noto che, in precedenza e durante la seduta dell’Onu dedicata al caso Siria, durante la quale si votava per approvare una risoluzione secondo il capitolo 7 della carta Onu (per permettere di imporre una zona cuscinetto in territorio siriano, ndt), è stata resa nota una registrazione trasmessa dal canale francese “France 2”, avente per argomento un’accesa discussione tra l’inviato della Russia alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin, e il ministro degli esteri del Qatar, Hamad Bin Jassim, dove quest’ultimo si è rivolto all’inviato della Russia dicendo: “Ti diffido dall’utilizzare il Veto su questa risoluzione per la Siria: dovete far passare la risoluzione, altrimenti la Russia perderà tutti i paesi arabi”. Ma il Russo, con tutta la calma gli ha risposto: “Se provi a parlarmi ancora un’altra volta con questo tono, non ci sarà più una cosa sulla mappa che si chiami Qatar”.
Nello stesso contesto, tra gli analisti politici circolerebbe la voce secondo cui l’ultimo attacco terroristico contro la centrale petrolifera nel sud dell’Algeria sia stato una risposta del Qatar, tramite i suoi jihadisti salafiti inviati precedentemente in Libia, alla decisione dell’Algeria di rigettare una seconda offerta, fatta dall’emiro del Qatar, di accettare e incassare 20 miliardi di Euro in cambio dell’espulsione dell’ambasciatore della Repubblica Araba di Siria dal territorio Algerino.

http://syrianfreepress.wordpress.com/2013/02/21/14925/

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