La brutalità della guerra


La brutalità della guerra



Il conflitto attuale in Siria, sta provocando molti morti, soprattutto nella popolazione civile. Spesso vediamo immagini drammatiche, bambini uccisi, donne violentate, maltrattamenti di ogni genere. La guerra è proprio una brutta cosa, solo chi non la conosce la può amare. In una guerra come quella in corso in Siria, ma anche in altri contesti, possiamo vedere che alla fine, chi ci rimette, è il popolo. L'analisi che alcuni fanno però, è troppo superficiale, e quindi non è corretta: in base ad una certa impostazione, la guerra siriana sarebbe un conflitto interno, nel quale il regime sta massacrando la popolazione, e quindi, i crimini commessi dal governo contro i propri cittadini, sarebbero frutto della crudeltà indiscriminata e perversa di uno Stato diabolico, che vuole sterminare la propria gente. 



Chi vede e valuta in questo modo il conflitto siriano quindi, si ferma ad un'analisi superficiale, che non prende in considerazione la situazione nel suo complesso. La guerra, lo ribadisco, è una brutta cosa, ma quando c'è deve essere combattuta. Inoltre, non possiamo mettere sullo stesso piano l'aggredito e l'aggressore. In Siria vi è un progetto ben preciso, studiato scientificamente dall'imperialismo sion-americano, finanziato dai sauditi e dagli emiri del petrolio e eseguito dalla Turchia, con manodopera qaidista proveniente da mezzo mondo. Una fonte tedesca mesi fa parlò del fatto che oltre il 90% dei miliziani antiregime in Siria non sono siriani. 
Non possiamo mettere sullo stesso piano l'aggressore sion-americano-saudita-turco-qaidista, con il governo siriano, che sta difendendo la propria indipendenza e la sovranità della Siria e del suo popolo. In un conflitto di questo tipo purtroppo, muoiono anche molti civili inermi, ma un conto è mostrare solidarietà con la nazione siriana martoriata da due anni di conflitto, e un'altra cosa è "tifare" per i terroristi che massacrano il popolo. 



Il governo siriano ha l'obbligo di difendere la gente, ma come sappiamo, può succedere che possano essere commesse delle infrazioni. Purtroppo questa è la guerra, e a iniziarla non è stato il governo siriano e nemmeno il popolo, ma l'aggressione terroristica guidata dalla NATO e da alcuni paesi mediorientali, grazie al cosiddetto terrorismo internazionale. La guerra porta con se una dose di brutalità; ma solo attraverso la sconfitta del terrorismo potrà ristabilirsi l'ordine e la pace.

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