L'asse Meshaal-Erdogan contro la Sira





Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, ha visitato pochi giorni fa la Turchia, in un viaggio ufficioso e nel totale riserbo. I media non sono riusciti a coprire le news riguardanti la visita, a parte l'agenzia di stampa turca "Anatolia", che ha parlato di una "ripresa dei colloqui di pace tra palestinesi e israeliani", come motivo del meeting tra Meshaal e i dirigenti turchi. "Anatolia", ha detto che la visita è stata dedicata alla questione palestinese e che era un'occasione per le parti, di insistere sulla prosecuzione del processo di riconciliazione nella striscia di Gaza.

Ma "Al Monitor" ha dato un'altra interpretazione della vicenda: il viaggio del leader di Hamas sarebbe stato finalizzato ad organizzare l'invio di miliziani del gruppo palestinese in Siria, per dare un aiuto ai ribelli. Se fosse confermata questa notizia, sarebbe un nuovo duro colpo alla credibilità di Hamas, ormai in balia alla più totale confusione. Fino a non molto tempo fa, i leader di Hamas avevano ottenuto rifugio in Siria, l'unico paese della regione che li aveva ospitati. Sembrerebbe infatti che Erdogan abbia proposto a Hamas di espandere le relazioni turco-palestinesi, a patto di un maggiore impegno del gruppo islamista di Gaza contro il governo siriano, con l'invio di uomini sul territorio siriano, a dare man forte all'esercito libero siriano. 

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