L'omicidio politico in Europa è legale!







ARTICOLO 2
Diritto alla vita


1.  Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge. 
Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, salvo 
che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un 
tribunale, nel caso in cui il reato sia punito dalla legge con tale 
pena.
2. La morte non si considera cagionata in violazione del 
presente articolo se è il risultato di un ricorso alla forza resosi 
assolutamente necessario:
(a) per garantire la difesa di ogni persona contro la violenza 
illegale;
(b) per eseguire un arresto regolare o per impedire l’evasione 
di una persona regolarmente detenuta;
(c) per reprimere, in modo conforme alla legge, una 
sommossa o un’insurrezione.

Questo è l'art. 2 della CEDU. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali o CEDU è un trattato internazionale redatto dal Consiglio d'Europa. Il documento è stato elaborato in due lingue, francese e inglese, i cui due testi fanno egualmente fede.
La Convenzione è stata firmata a Roma il 4 novembre 1950 ed è entrata in vigore il 3 settembre 1953.
È stata ratificata (o vi è stata l'adesione) da parte di tutti i 47 Stati membri (al 22 giugno 2007) del Consiglio d'Europa. (vedi Wikipedia) 

In pratica, questa convenzione che dovrebbe garantire i diritti dei cittadini, dice apertamente che in casi di rivolte popolari, la repressione è giustificata, anche se causasse la morte di manifestanti inermi, visto che la norma, al punto C, parla di sommossa in generale, e non di sommossa armata. Ma a questo punto ci chiediamo, se questa norma riguardasse un Paese come l'Iran, i politici europei cosa direbbero? Cosa direbbero tutti i dirittumanisti di professione, che sono pronti per ogni campagna anti-iraniana? E' questo il modo in cui i diritti umani vengono tutelati in Europa? Questa non è forse la legalizzazione dell'omicidio politico?

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