Ma si può tenere in vita un morto?


Ma si può tenere in vita un morto? 




Provo a illustrare nel modo più chiaro e sintetico possibile i motivi per i quali i responsabili della vita, della cultura e della storia italiana, i leader politici debbono guardare in faccia la realtà. La massiccia importazione della cultura anglosassone e nordamericana porterà nel giro di pochissimo tempo allo sradicamento della civiltà italiana, a un brevissimo periodo di conflitto e infine alla sua morte. So bene che ci si affanna da anni a convincere i poveri italiani che viceversa le culture si debbono e si possono integrare, che esiste una comune radice "occidentale"; ma non è vero. Nessuno si deve offendere se si parla con la durezza della realtà quando si tratta della vita e della morte di un popolo. Ai nostri governanti stiamo parlando del popolo che hanno giurato di servire, il popolo italiano. Anche ammesso che qualcuno lo consideri soltanto un rischio, e non una certezza, anche in quel caso nessun governante ha il diritto di farlo correre al proprio popolo. 




Marcello Pera qualche anno fa diceva:

"Noi abbiamo la consapevolezza che questa civiltà occidentale sia figlia della cultura greco-romana, che ci ha dato il concetto di polis e delle sue istituzioni, e della cultura giudaico-cristiana, che ci ha fornito il concetto di persona e del suo valore intrinseco. Come spiegare l'odierna democrazia senza il concetto greco della boulè? Come spiegare la nostra società libera di uomini solidali senza il concetto cristiano di agape? Sappiamo da quale storia di progresso, ma anche di controversie, dispute, lotte e anche guerre fra uomini di religioni diverse, questa civiltà dell'Occidente sia segnata. Sappiamo come sia difficile mantenere il rispetto e la tolleranza reciproca. Anzichè essere fiero, ma non arrogante, di sè, l'Occidente dei diritti oggi rischia di perdere il senso della sua stessa eredità e identità proprio mentre, in Europa, ci apprestiamo a costruire una Unione politica."





Le parole del Sen. Pera potrebbero sembrare interessanti, ma visto che furono espresse circa una decina di anni fa, e di questa "Unione politica" dell'Europa non abbiamo visto nulla, e visto che oltre alla NATO militare, ora, gli USA, per andare sul sicuro e per poter garantirsi la colonizzazione culturale ed economica dell'Europa per altri cinquant'anni, hanno deciso di costituire anche una sorta di NATO economica, la domanda che ci poniamo è questa? Ma si può tenere in vita a tutti i costi un morto? Il cadavere in questione è quel sistema che normalmente chiamiamo Occidente, un sistema basato su un insieme di valori, come la democrazia liberale, la salvaguardia dei diritti umani ecc. Nel momento in cui vediamo negati tutti questi principi, si può parlare ancora di Occidente, o di un "futuro" per questo tipo di sistema? In Europa la democrazia è un'utopia, una cosa che non esiste assolutamente, basta girare per le strade italiane e ce ne potremmo accorgere subito. Nulla di quello che vuole veramente la gente, viene fatto, e se qualcuno prova a interpretare le opinioni della "piazza", allora viene accusato di "populismo". Per ciò che concerne i diritti umani poi, basterebbe vedere cosa fanno i soldati occidentali e americani in giro per il mondo, da soprusi ad abusi, da massacri a torture, chi più ne ha più ne metta. Quando un sistema basato su dei valori, contraddice palesemente i suoi presupposti, vuol dire che quel sistema è morto, anche se alcuni vorrebbero tenerlo in vita per forza. Oggi noi pensiamo che questo sistema sia ancora in vita, ma ciò potrebbe essere una nostra illusione. L'impero romano non cadde con la deposizione di Romolo Augustolo, in quanto un secolo dopo alcuni sovrani a Ravenna, a ragione o a torto, si consideravano ancora imperatori romani a tutti gli effetti. Furono gli storici nei secoli successivi a dirci che l'impero era caduto prima del 500 d. C. Oggi viviamo in un'epoca che probabilmente gli storici in futuro considereranno post-imperiale, solo che noi non ce ne siamo accorti. Ma è bene che incominciamo ad accorgercene, per cercare di costruire già da adesso un'alternativa, al declino e alla morte dell'Occidente.   




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