Tour politico in Iran: luoghi da visitare per un bravo antimperialista in visita nella Repubblica islamica

Tour politico in Iran: luoghi da visitare per un bravo antimperialista in visita nella Repubblica islamica

Uno dei luoghi che più di altri consiglierei di visitare per un bravo militante antimperialista in visita nella Repubblica islamica dell’Iran, è senza ombra di dubbio il parco di Tehran nel quale si trova la statua di Simon Bolivar, modello rivoluzionario dei popoli oppressi dell'emisfero occidentale, ripreso con forza dal presidente Hugo Chavez, guida della Rivoluzione bolivariana dell'America Latina e presidente del Venezuela. 



Nella storia dell’America latina riecheggia sempre il nome di Simon Bolìvar: molte piazze e strade sono
intitolate a lui, ma chi è realmente Simon Bolìvar? E’ stato soprannominato il LIBERTADOR perché ha
combattuto per l’indipendenza dei paesi sudamericani dalla Spagna e dal Portogallo.
Nato a Caracas il 24 luglio 1783 da una ricca famiglia spagnola, fu educato secondo le idee
dell’Illuminismo, vivendo tra la Spagna, l’Italia e la Francia e conoscendo da vicino la Rivoluzione
francese e l’ascesa napoleonica. 
Durante un viaggio in Europa, a Parigi conobbe lo scienziato tedesco Alexander von Humboldt; da questo
incontro, in Bolìvar cominciò a radicarsi la convinzione che le colonie americane dovessero essere libere.
Continuando il suo viaggio, giunse a Roma e, salendo sul colle Aventino in compagnia del suo amico e
maestro Simon Rogriguez, prestò questo giuramento: “Per il Dio dei mie genitori, giuro per loro; giuro
per il mio onore e giuro per la patria, che non darò pace al mio braccio, né riposo alla mia anima, finchè
non avrò spezzato le catene che ci opprimono!”.
Nel suo ideale politico, si ispirò alla nuova repubblica americana, gli Stati Uniti, resisi indipendenti
dalla Gran Bretagna nel 1776.
La miccia della ribellione si accese in seguito all’invasione della Spagna da parte di Napoleone nel
1808. Il re Ferdinando VII fu deposto e sostituito da Giuseppe Bonaparte. Nel resto dlla Spagna si
formarono Giunte Autonome di Governo e lo stesso accadde nelle colonie americane, dove nacque un
grande movimento indipendentistico guidato dai creoli (bianchi nati nelle colonie), che assunsero
l’autogoverno che desideravano.
Caracas fu la prima città ad eleggere una Giunta che rifiutò l’autorità del Consiglio di Reggenza spagnolo
e che adottò misure radicali, come la riduzione della pressione fiscale e l’apertura commerciale;
quest’ultima era sempre stata impedita dalla madre patria, che voleva sfruttare in maniera esclusiva le
ricchezze delle terre americane. Il movimento, però, non ebbe la forza di estendersi alle altre città, anche
perchè i creoli, rappresentando la minoranza della popolazione, non cercarono mai l’appoggio degli
Indios e dei Meticci. Infatti la Costituzione che si adottò a Caracas nel 1811, sul modello di quella
nordamericana, manteneva, però, i privilegi dell’oligarchia dei creoli e la loro egemonia politica, con
poche pretese liberali.
Questa esperienza repubblicana fallì presto, in quanto nella regione Llanos, contrapposta all’oligarchia di
Caracas, i gruppi di Llaneros di Josè Tomàs Boves si scontrarono con Bolìvar ed i suoi uomini, fino alla
caduta di Puerto Cabello, difesa da Bolìvar stesso. Questi si diresse perciò a Cartagena per mettersi al
servizio della Giunta e della rivoluzione di questa città.



http://www.arsmilitaris.org/pubblicazioni/bolivar.pdf

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