La parola "Nowruz"
deriva dal persiano, in particolare dall'unione di due vocaboli, ovvero
"now" (nuovo) e "ruz" (giorno). Con questa parola
solitamente si indica il capodanno tradizionale iranico, festeggiato in molti
paesi come l'Iran e l'Afghanistan, ma anche in altre nazioni eurasiatiche,
dall'Anatolia all'Asia Centrale, passando per il Caucaso. Il noto intellettuale
musulmano di origini iraniche Biruni, riguardo a questo giorno e festività ebbe
modo di dire: "Esso è il primo giorno del mese di Farvardin (1), ed è per
questo che si chiama in questo modo, ovvero nuovo giorno (lett. Nowruz), questo
è il primo giorno dell'anno, e i cinque giorni successivi sono tutti giorni di
festa." Gli studiosi interpretano in diverso modo le vicende riguardanti
la festività di "Nowruz". Secondo alcuni le popolazioni ariane
(indoeuropei), una volte emigrate verso l'altopiano iranico, trovandosi in
prossimità delle civiltà mesopotamiche, presero in prestito da queste la
suddivisione dell'anno in due parti (estate e inverno). All'inizio dell'estate,
quella che per noi oggi è la primavera, veniva festeggiato il capodanno, ovvero
il "Nowruz", mentre all'inizio dell'inverno, intorno al 21 dicembre,
veniva festeggiata la festa del Sole (2). Queste feste esistevano
nell'altopiano iranico anche prima dell'arrivo degli ariani. La festa di "Nowruz" quindi ha
delle antiche origini, e tutti i popoli che hanno abitato l'altopiano iranico,
a prescindere dall'etnia, dalla lingua e dalla religione di appartenenza, hanno
sempre onorato tale ricorrenza, e ancora oggi rappresenta un grande segno di
unità in Iran. Il "Nowruz" è la festa di tutti gli iraniani e di
tutti i popoli iranici, anche fuori dai confini nazionali della Repubblica
Islamica dell'Iran. Con il lento, ma inesorabile processo finalizzato
all'ingresso dei popoli iranici nella comunità islamica, la festa di
"Nowruz" si è arricchita di nuovi connotati, provenienti
prevalentemente dalla cultura arabo-islamica. Avveniva però in alcuni casi che,
la nuova morale islamica fosse in antitesi con alcuni aspetti della cultura
iranica preislamica, per cui, gli iranici, con molta intelligenza, adattarono
la loro cultura tradizionale, alla nuova morale musulmana, e crearono
un'interessante sintesi tra tradizione nazionale e etica religiosa. L'attuale
festa di "Nowruz" è probabilmente uno dei più riusciti esempi di
questa sintesi irano-islamica. Tale ricorrenza è l'unica che veniva ricordata
con grande giubilo e gioia nell'altopiano iranico, sia nell'antichità, che
oggi. Biruni, nel trattato "Asar ul-Baqia", intorno all'anno mille d.
C. scriveva: "Tra gli antichi persiani l'anno era suddiviso in quattro
stagioni... All'inizio di ogni stagione vi era una festa, e il primo giorno del
mese di Farvardin c'era una grande festa, in ricordo della rinascita della
natura. La creazione del mondo iniziò in questo giorno.” La festa di
"Nowruz" è amata da molti musulmani, ma tra gli sciiti ha uno
spessore particolare, in quanto vi sono delle tradizioni della Gente della Casa
del Profeta Muhammad (Pace su tutti loro) sull'argomento. Ad esempio il
sapiente Allamh Majlisi, riferisce una tradizione dell'Imam Jafar as-Sadiq
(Pace su di lui). Il sesto Imam disse: "All'inizio del mese di Farvardin
ci fu la creazione dell'uomo, e in questo giorno le preghiere vengono esaudite (4)”.
Sempre Allamh Majlisi tramanda un detto dell'Imam Musa Kazim (Pace su di lui):
"Questa è una ricorrenza antica, in questo giorno l'umanità ha promesso a
Dio di essere fedele al patto e all'alleanza." Anche alcuni iranisti ed
orientalisti europei hanno riferito che questa festa, grazie all'unione tra
fattore iranico e fattore islamico, si è poi diffusa in molte zone del mondo,
dall'Africa all'India, passando anche per alcune regioni del continente
europeo. Interessante notare come la festa di "Nowruz", ebbe
particolare fortuna in ambito islamico soprattutto dal periodo Abbaside, dove
anche a corte questa ricorrenza era rispettata fortemente. Per non dire
dell'importanza di questa festa presso la dinastia Samanide e altri ancora,
fino al periodo Safavide. Secondo alcuni studiosi inoltre, in questo giorno
(primo giorno di primavera) sono avvenuti dei fatti importanti per la storia
islamica e umana, come la discesa di Gabriele dai Cieli e l'annuncio
dell'inizio della missione profetica dell'Inviato di Dio (Muhammad, Pace su di
lui e sulla sua famiglia). Secondo alcuni invece l'avvento dell'Imam Mahdi (che
Dio acceleri la sua Rivoluzione) avverrà proprio in coincidenza con
"Nowruz".
1- Farvardin è il primo mese dell’anno tradizionale iranico e
combacia a grandi linee con il periodo che va dal 21 marzo al 21 aprile.
2- Sol Invictus per i romani.
Sito fonte: http://www.seemorgh.com/culture/2082/24200.html
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