Sul "bilanciamento provvidenziale"





Cogliere i “segni” della “Volontà del Cielo” o di quella che in termini religiosi è definita la “Provvidenza”, permette di comprendere sempre tutto quanto nella storia dell’umanità si è verificato anche di apparentemente “negativo” e “contraddittorio”. E’ evidente che allorchè l’exoterismo si allontana dalla sua Fonte originaria fino a poter diventare ostile ad essa trascinando con ciò sé stesso e la comunità nella quale deve svolgere la sua funzione “salvifica” e subendo una progressiva disfatta in favore delle forze oscure che caratterizzano la “civiltà moderna”, materiale e dissolvente, questo è “un segno dei tempi” che evidenzia lo scadimento intellettuale e spirituale non solo delle guide ma dell’intera umanità. Tuttavia, allorchè ciò consenta il manifestarsi del puro insegnamento dottrinale in tutta la sua potenza intellettuale, questo manifestarsi, se non deve far pensare ad un progresso o ad un miglioramento, deve vedersi tuttavia come il “bilanciamento provvidenziale” il cui scopo è arginare, con i mezzi più adeguati e dunque estremi ed efficaci, l’invadenza ormai dissolvente delle “orde di Gog e Magog”, secondo l’immagine tradizionale. E’come se, nel massimo grado di caduta nel quale versa ormai l’intera Umanità, si rendesse infine necessario operare quella che è la scelta più estrema: scagliare la Verità, nella sua forma più libera e pura, contro l’errore, nel tentativo, ormai ultimo e finale di salvare i pochi che possono ancora essere salvati e di soccorrere gli ultimi ai quali può e deve ancora essere assicurato un risultato più elevato della semplice “salvezza” fornendo loro gli strumenti necessari. Ecco che l’una cosa non esclude e non contraddice l’altra: nel loro rispettivo piano le due prospettive sono entrambi vere. Vedere solo un aspetto della Verità è proprio quel limite che la Conoscenza, la Sapienza e la Saggezza hanno lo scopo di superare affinché l’essere possa compiere quella “realizzazione spirituale” che deve condurlo dall’ignoranza che lo paralizza nella visione relativa e contingente della realtà, all’Immutabile “Volto di Allah”, alla Realtà permanente ed effettiva, liberandolo dai limiti dell’esistenza condizionata verso l’incondizionato.


Tratto da "SAPIENTI E PROFESSORI" dell'Avv. Corbucci

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