Il figlio di Erdogan e il commercio con Israele



Turkish prime minister Recep Tayyip Erdogan (file photo)


Il figlio del primo ministro turco ha avuto rapporti commerciali ad ampio raggio con il regime sionista negli ultimi anni.
Secondo il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, il figlio di Recep Tayyip Erdogan ha firmato diversi contratti commerciali con i sionisti nei territori occupati nel corso degli ultimi 3 anni.

Fonti dell'opposizione turca hanno sottolineato che, nonostante i rapporti tesi tra la Turchia e il regime sionista durante gli ultimi 3 anni, due navi commerciali di proprietà della MB Company, in cui Ahmet Burak Erdogan detiene azioni, sono stati usati per il trasferimento di merci tra i porti turchi e la Palestina occupata.

"La nave di 95 metri di lunghezza 'Safran 1' ha attraccato al porto israeliano di Ashdod, per la prima volta nel gennaio 2013, tre mesi prima della normalizzazione della relazione tra Turchia e Israele".

Criticando le contraddizioni nelle osservazioni di Erdogan, i parlamentari turchi del Partito Repubblicano del Popolo (CHP) hanno chiesto :"Hai esentato tuo figlio dal divieto di commerciare con Israele? È questa la tua morale?"

L'opposizione turca ha sottolineato che lo scandalo del figlio di Erdogan ha rivelato il vero volto della sua politica verso il regime sionista. E dopo l'incidente della Freedom Flotilla in cui diversi cittadini turchi sono stati uccisi dalle forze sioniste, Erdogan aveva speso discorsi contro il regime sionista nei media, mentre suo figlio stava negoziando con Tel Aviv.



"Durante la crisi tra Israele e Turchia, le relazioni commerciali bilaterali si sono potenziate con un aumento del 30 per cento"; ciò è stato confermato dal giornale sionista.

Al Alam 

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