Le parole dell'Ayatollah Khamenei sulla lingua persiana








Il quotidiano iraniano "Shahrvand" diretto da Abdol-Reza Davari, ha riportato nel marzo 2013, un discorso della Guida della Rivoluzione, Ayatollah Ali Khamenei, risalente alla fine degli anni '80. 

"La lingua persiana, è la lingua della rivoluzione. E' la lingua del puro islam ed è una lingua islamica. Essa è la lingua che può destare le nazioni. Il Corano e le tradizioni sono la linfa vitale per i musulmani. Su questo punto non ci sono dubbi. Come sapete nella nostra costituzione abbiamo reso obbligatorio l'insegnamento dell'arabo nelle scuole, il nostro amore per la lingua araba non è un mistero e noi non lo nascondiamo a nessuno. Però voglio dire anche che oggi, la lingua che può presentare gli ideali dell'islam rivoluzionario al mondo è il persiano. La lingua rivoluzionaria e la lingua dell'islam rivoluzionario è il persiano. La lingua persiana è l'essenza di una lingua che può essere utile. Io non sono sicuro del fatto che la potenzialità della lingua araba sia all'altezza della lingua persiana; in alcuni casi dubito che certi concetti che esprimiamo in persiano siano compresi nella lingua araba. Non so se noi potremmo riportare in arabo le poesie di Hafez, oppure se nella poesia araba si possano trovare dei concetti così spiritulali. Noi abbiamo a disposizione una lingua completa e buona, noi possiamo usarla per ogni questione, anche per esprimere concetti che necessitano una spiegazione minuziosa. Dobbiamo mostrare riconoscenza nei confronti di questa lingua. Questa lingua è straordinaria, è un dono divino. Il nostro paese è straordinario dal punto di vista della collocazione geografica nel mondo, anche per quello che riguarda la varietà climatica, e lo stesso dicasi per la nostra lingua. Forse uno degli aspetti che ci riempie più di orgoglio è la nostra lingua. Non possiamo essere indifferenti riguardo a ciò. Sappiamo che nel mondo islamico, il popolo iraniano si è distinto più degli altri popoli per la causa islamica, e gli iraniani si sono impegnati per la diffusione della cultura islamica. Ciò è evidente. Non vi è ombra di dubbio sul fatto che le migliori opere scritte in lingua araba, riguardo le scienze islamiche, sono il frutto dello studio degli intellettuali iraniani e di lingua persiana. Nell'ambito della filosofia e della gnosi, ciò è evidente in modo assoluto, ed in questo campo la presenza dei non iraniani è molto limitata. Le caratteristiche che possiamo riscontrare negli iraniani sono da ricondurre in una certa misura alla lingua persiana."


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