Dopo l'attacco di Israele contro Damasco lo scorso fine
settimana, Teheran ha affermato il suo pieno sostegno alla Siria. Teheran ha
recepito il messaggio: l'attacco israeliano era contro la Siria, ma il vero
obiettivo era l'Iran e Hezbollah. Questo è il senso del messaggio dal leader
supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei, trasmesso dal Ministro degli Esteri
Ali Akbar Salehi al presidente siriano Bashar al-Assad. Salehi ha informato
Assad, in nome della guida della rivoluzione islamica, circa "un messaggio
di solidarietà e di sostegno pieno e illimitato dall'Iran, politicamente,
militarmente ed economicamente, alla leadership siriana e alla gente, contro
gli estremisti, i terroristi, Israele, gli Stati Uniti e contro tutti coloro
che osano attaccare questo paese." Fonti iraniane informate hanno descritto
la lettera come "conforme" alle
ultime dichiarazioni del segretario generale di Hezbollah Seyyed Hassan
Nasrallah. Martedì scorso, Salehi ha fatto una rapida visita in Giordania, dove
ha impartito al re giordano Abdallah un messaggio chiaro e inequivocabile del
forte impegno dell'Iran in sostegno ad Assad e alla Siria. "È necessario
essere consapevoli del fatto che se gli Stati Uniti decidono di andare in
guerra con la Siria, il vostro regno verrà coinvolto nel caos," avrebbe detto
il diplomatico iraniano ai giordani. Salehi ha poi messo in guardia il re di
Giordania della "trappola americana che minaccia il vostro trono e
spazzerà via la Giordania dalla carta geografica." "La Repubblica
islamica è pronta a fornire ciò che è necessario per evitare che il conflitto
venga trasferito all'interno della Giordania".
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