Stefano Bonilauri: "Siamo patrioti italiani vicini agli oppressi"




Riportiamo di seguito la traduzione dallo spagnolo all'italiano dell'intervista concessa ad Al Manar, di S. Bonilauri, direttore editoriale del periodico on-line "Stato e Potenza". L'intervista è a cura di D. Rojas. Al Manar è il media ufficiale del movimento libanese Hezbollah. 


Che cosa pensa della decisione dell'Unione europea di mettere l'ala militare di Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche?

Gli Stati europei sono determinati a sottomettersi a Israele. I nostri politici, invece di pensare a risolvere i problemi economici che affliggono l'UE, si prendono solo la briga di fare una buona impressione a Tel Aviv. Hezbollah fa parte del governo libanese, e l'inclusione della sua ala militare nella lista delle organizzazioni terroristiche potrebbe compromettere i rapporti con il Libano. Naturalmente, come sempre, uno dei paesi europei più colpiti è l'Italia, che è uno dei principali partner commerciali del Libano. In altre parole, questa decisione fa male sia al popolo italiano che al popolo libanese, e a tutti gli europei in generale. Il movimento libanese non ha bisogno di ottenere il permesso o la compiacenza dei burocrati europei per svolgere la loro lotta, la lotta di tutti gli oppressi del mondo, ovvero liberare il mondo della tirannia e della barbarie.

Perché l'UE ha preso la decisione in questo momento?

Penso che la decisione è arrivata in questo momento perché Hezbollah, che aiuta il legittimo governo della Siria contro i terroristi, sta aiutando a vincere la guerra in Siria. Questa umiliazione infastidisce i sionisti, gli americani e le monarchie del Golfo.

Voi recentemente avete tenuto una conferenza sulla giornata di Al Quds (Gerusalemme) in Italia. Come mai?

Abbiamo organizzato questo convegno perché siamo patrioti italiani vicini agli oppressi. I palestinesi sono occupati dai sionisti e noi siamo occupati dagli americani. La conferenza ha approfondito vari temi: il falso diritto degli ebrei a "tornare" in Palestina, il processo storico di espropriazione delle terre palestinesi da parte dei sionisti, il tradimento dei paesi arabi, l'importanza attuale della Palestina per noi, il sostegno di Siria, Iran e Hezbollah per la causa della resistenza palestinese.

Cosa pensa della situazione attuale in Palestina e dell'espansione degli insediamenti?

La situazione attuale in Palestina non è buona, come tutti sanno. La prima ragione è la divisione endemica delle varie fazioni palestinesi. Il secondo problema è l'aggressione sionista rinnovata in un momento in cui l'Asse della Resistenza è coinvolto nel conflitto siriano. In questi giorni si parla molto dei nuovi negoziati tra l'entità sionista e i palestinesi. Io penso che non porteranno a nulla, perché mentre i sionisti si siedono al tavolo delle trattative, continuano ad espandere gli insediamenti nei territori palestinesi e l'installazione di nuovi coloni. Quindi penso che l'unica soluzione per i palestinesi è la resistenza.




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