Disgelo Arabia Saudita-Iran




Roma, 15 settembre 2013 - Il re saudita Abdullah ha invitato Hassan Rohani per l' hajj, il pellegrinaggio alla Mecca, e il presidente iraniano ha accettato l'invito. Lo riferisce l'agenzia iranianaIsna senza aggiungere dettagli o commenti. L'invito appare politicamente rilevante perché segue un periodo di cattive relazioni fra le due potenze mediorientali, soprattutto durante i due mandati del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, conclusisi nel giugno scorso. Del resto, appena eletto, Rohani aveva detto di sperare in "relazioni molto buone" con l'Arabia Saudita. Poi ha fatto gli auguri di Capodanno alla comunità ebraica di Teheran, infine ha intrattenuto una fitta corrispondenza con Obama sulla questione siriana
SUNNITI E SCIITI - La monarchia del Golfo e l'Iran, come noto, sono due grandi stati islamici avversari geopoliticicon attriti che variano dall'atteggiamento verso Usa, Siria e Bahrein alle contrapposizioni religiose (la frattura fra arabi sunniti e iraniani sciiti).
RAPPORTI ONDIVAGHI - Le relazioni erano peggiorate con Ahmadinejad dopo essere rimaste a livelli accettabili sotto la presidenza di Seyyed Mohammad Khatami (1997-2005) e soprattutto con quella precedente di Akbar Hashemi Rafsanjani ('89-'97), del quale a Teheran ancora si ricorda un pellegrinaggio alla Mecca compiuto tra i massimi onori. 
EFFETTO RAFSANJANI - Rohani è considerato così vicino all'anziano grande manovratore della politica iraniana che il suo esecutivo, in ambienti informati, è detto ''governo Rafsajani'' in quanto circa un 70% dei suoi ministri è in qualche modo legato all'ex-presidente.

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