Valentin Vasilescu, Réseau International
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Con una gittata di 150 km, una velocità di risposta molto alta rispetto a S-300 e S-400, il Vitjaz è un’arma antiaerea a lungo raggio ideale per equipaggiare le navi della Marina russa. La flotta recentemente creata per operare continuamente nel Mediterraneo orientale, e considerata la spina dorsale della forza anti-terrorismo della Russia, è composta da due incrociatori della classe Slava: Moskva e Varjag, e dall’incrociatore a propulsione nucleare della classe Kirov, Pjotr Velikij. Le tre navi sono armate con sistemi S-300PMU-2 ed S-300FM, che saranno sostituiti nel 2014 dall’S-350E Vitjaz. Da un paio di settimane sono stati rilasciati dai cantieri, dopo l’ammodernamento, i cacciatorpediniere Admiral Panteleev e Smetlivij, seguiti dalle fregate Neustrashimij, Ladnij e Pitlivij della stessa flotta. È chiaro che il sistema S-350E Vitjaz è stato montato su questi vascelli. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa vuole dotare le truppe di 30 sistemi S-350E nei prossimi quattro anni, realizzando uno scudo antiaereo compatto composto da S-500, S-400, S-350E e Pantsir S-1. L’azienda russa Almaz-Antej ha già presentato il nuovo sistema di difesa aerea S-350E Vitjaz all’air show MAKS 2013. Una batteria terrestre di S-350E è costituita da un centro di controllo su un autoveicolo speciale, due radar attivi phased array AESA resistenti alle interferenze e 6 autoveicoli con 12 lanciamissili ciascuno. I missili sono del tipo uguale all’S-400 Trjumf, i 9M96E2, così anche quelli a gittata più corta, i 9M100. L’S-350E è in grado di rilevare, monitorare e lanciare missili contemporaneamente contro due missili balistici a corto raggio (e a medio raggio), contro 16 aeromobili o 12 missili da crociera. Il nuovo sistema è stato realizzato nel 2013 negli stabilimenti di San Pietroburgo e ha completato i test questo autunno nel poligono di Kapustin Jar. Il passaggio alla produzione in serie per l’impiego su vasta scala dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2014. In un articolo precedente su Voce della Russia, l’Almaz-Antej aveva dichiarato di aver completato l’organizzazione della produzione in serie dei sistemi S-400 Trjumf negli stabilimenti di Nizhnij Novgorod e Kirov. Almaz-Antej inizierà la produzione del nuovo sistema S-500 ed aprirà altri tre impianti per missili balistici diventando il leader mondiale in questa categoria di armamenti.
La Russia aveva offerto alla Romania la possibilità di costruire un impianto a Craiova, oltre a più di 100 MiG-29K/KUB e la tecnologia per la produzione di missili più moderni. I missili superficie-aria 9K338 Igla-S, resistenti alle contromisure elettroniche e dotati di visori notturni, i missili aria-aria R-77RVV-AE (gittata di 100-120 km), soprannominati dagli occidentali Amraamski. Anche missili anticarro laserguidati 9A4172 Vikhr e il missile Kh-35Uran chiamato Harpoonski in occidente, che può essere lanciato da batterie costiere o da navi da guerra o dai MiG-29M, per attaccare obiettivi terrestri e marittimi. La Romania decise di rifiutare l’offerta dei russi e di aderire alla NATO, comprando armi usate, obsolete e vecchie più di 30 anni.
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Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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