Nowruz, il capodanno iranico



 Una tradizione antica di almeno tre millenni, che le invasioni straniere della Persia non hanno cancellato, e che ancora adesso si celebra con la stessa enfasi con cui in Occidente si festeggia il Natale. È il Nowruz, il Capodanno persiano, che coincide con l’equinozio di primavera.
Una festa della rinascita secondo i ritmi della natura, ma che si lega all’antico mito di re Jamshid narrato dal celebre poeta medievale Ferdowsi, e soprattutto a quella religione zoroastriana in cui ancora affonda le sue radici la cultura persiana. E dunque anche una ricorrenza in cui l’Iran ritrova la propria forte identità nazionale. Ma per gli iraniani è soprattutto una festa gioiosa e una lunga vacanza in cui si viaggia nel Paese o si va all’estero, iniziata già con la chiusura delle scuole e che si protrarrà fino al primo aprile.
Dall’inizio di marzo le strade di Teheran sono state intasate fino all’inverosimile per la corsa all’acquisto di nuovi capi d’abbigliamento, regali per i bambini e decorazioni tradizionali - fra le quali è d’obbligo in ogni casa e negozio - come in Occidente l’albero di Natale - la composizione su una tovaglia di sette elementi unificati dall’iniziale «s»: un vaso di germogli vegetali, un dolce tradizionale, una mela, frutta secca, aglio e aceto.
E poi ancora altri elementi simbolici come uno specchio o alcune candele, o un piccolo pesce rosso in un vaso a richiamare la vita (ma in realtà il più delle volte destinato ad una misera morte solitaria). Ad arricchire il repertorio del folklore, le sfilate nelle strade delle piccole bande musicali di Hajii Firuz, personaggio mitico vestito di rosso e dal viso coperto di nero, o la notte dei fuochi dell’ultimo martedì dell’anno, nata dall’antica tradizione di saltare sui fuochi ma ormai trasformata in una pericolosa nottata di botti e fuochi d’artificio, con decine di feriti registrati dalla cronaca il giorno dopo.
E poi ancora i piatti tradizionali, l’usanza di far visita a parenti e amici nei giorni successivi, fino alla Festa della Natura il tredicesimo giorno dell’anno, quando tutti escono per un pic-nic nel verde, quasi uno sport nazionale in Iran. Il Nowruz, celebrato anche in Azerbaijan, India, Iran, Kyrgyzstan, Pakistan, Turchia e Uzbekistan, da due anni fa parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

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