Come sarà il mondo nel 2050? Richard Watson e il futuro del nostro pianeta


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Richard Watson è uno scrittore e studioso inglese che si occupa di pianificare strategie, soprattutto in ambito economico. Egli ha pubblicato diversi libri, ma uno su tutti è molto interessante:

“Future Files: A Brief History of the Next 50 Years”, Melbourne : Scribe Publications, 2007; London ; Boston, MA : Nicholas Brealey, 2007

Il testo non è stato tradotto in Italia, ma come si evince dal titolo è incentrato su un tema molto delicato, ovvero elaborare un progetto e una previsione per il mondo dei prossimi decenni, soprattutto dal 2010 al 2050. La cosa interessante è che Watson ha elaborato il suo progetto attraverso una tabella di non semplice interpretazione, ma che in linea di massima prospetta l’evoluzione, o la involuzione, a seconda dei punti di vista, della società umana. Ovviamente il punto di vista è anglosassone, per cui volendo parlare delle sorti del mondo, l’ottica è tipicamente incentrata sugli interessi della potenza egemone o comunque dell’asse Regno Unito-Stati Uniti d’America. Per cui quando si parla di “rischi per la sicurezza globale”, si intende parlare dei rischi per gli interessi della potenza egemone. Ma in ogni caso il lavoro è molto interessante e accattivante.

E’ difficile prevedere il futuro del mondo, ma dall’analisi di Watson emergono alcuni punti, che in una certa misura sono verificabili anche nell’attualità. I punti più importanti sono:

-          La società statunitense corre dei rischi endogeni ed esogeni rispetto al proprio benessere all’interno e alla propria egemonia fuori dai propri confini: debito pubblico, invecchiamento della popolazione, alterazione degli equilibri ambientali, individualismo e urbanizzazione, si prevede che entro il 2050 non ci sarà più una popolazione rurale, sono alcune minacce interne per gli USA e il mondo occidentale a guida anglosassone. Le minacce esterne sono dirette e indirette: quelle dirette potrebbero essere un conflitto con la Cina o il collasso del sistema finanziario globale basato sull’egemonia del dollaro. Le minacce indirette, tra le tante cose, sono: l’espansione geografica della Russia, previsione che rende l’analisi di Watson molto interessante, considerando l’annessione di fatto della Crimea a Mosca e la situazione ucraina in generale, ricordando che il libro dello studioso inglese è del 2007; un conflitto tra Iran e Israele; la disgregazione dell’Arabia Saudita; la salita al potere in Pakistan dei gruppi fondamentalisti.

-          Watson prevede che ben prima del 2050 ci sarà la disgregazione dell’Unione Europea

-          Emergono nello scenario internazionale alcune potenze, attualmente potenze regionali, che diventeranno intorno al 2050 paesi chiave (“Key Powers”) negli equilibri non solo regionali, ma globali. Watson cita tre paesi, uno in America Latina e due nel Vicino Oriente: Messico, Iran e Turchia.

-          Previsione della rinascita diffusa e della sempre maggiore importanza dei movimenti di estrema destra

-          Il collasso del sistema del commercio mondiale basato sul libero mercato

Ovviamente questi sono solo alcuni punti dell’analisi di Watson che è piena di contenuti e previsioni. Sperando che il testo venga tradotto anche in italiano, vi rimando alla tabella, ovvero il punto centrale della ricerca dello studioso inglese. La tabella non è di semplice lettura, ma uno sguardo attento riuscirà a delineare i punti salienti. La tabella è visualizzabile al seguente link:

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