Presidenziali in Siria: il popolo vota sperando nel ritorno alla normalità

 
 
FONTE: IRIB ITALIA                   
di Davood Abbasi   
 
La partecipazione spettacolare dei cittadini siriani residenti all'estero alle elezioni presidenziali ha dimostrato nelle ore scorse che il popolo siriano e' stanco di tre anni di guerra e che vuole riportare, con il proprio voto, la stabilità e la sicurezza nel paese.
Mercoledì scorso, in 39 nazioni che avevano accordato alla Siria il permesso di tenere le elezioni, oltre 200 mila persone si sono recate alle urne dando vita a scene che alle volte sono risultate incredibili. In Siria si voterà la prossima settimana.
Secondo le leggi della nazione araba possono partecipare tutti i maggiorenni; gli aventi diritto al voto sono quindi 15 milioni e 845 mila e 575 persone.
A sfidare Bashar Assad in queste elezioni vi sono Mahir al Hajjar e Hisan An Nouri, entrambi membri del Parlamento. Il presidente in Siria viene scelto direttamente dal popolo per un mandato di sette anni.
Nel voto di mercoledì tutti gli osservatori hanno colto il grande entusiasmo dei siriani e la loro voglia di superare il momento difficile. In Libano oltre 100 mila profughi si sono recati alle urne, azione che ha irritato pure il partito "Futuro" di Hariri che ha chiesto addirittura l'espulsione dei siriani dal paese dei cedri; perchè poi il votare della gente faccia arrabbiare così tanto Hariri e' poi un argomento che meriterebbe una riflessione a parte. Comunque anche in Giordania e' stata massiccia la partecipazione mentre a Teheran l'ambasciatore siriano ha spiegato che il 95% dei siriani ha raggiunto l'ambasciata per votare.
Abbiam scoperto l'acqua calda se diciamo che alcuni paesi, Stati Uniti in primis, hanno cercato di impedire il corretto svolgimento dello scrutinio. Interessante il fatto che hanno proibito all'ambasciata siriana in America di raccogliere i voti e così i siriani in America hanno manifestato per strada il loro dissenso in diversi Stati.
Ad ogni modo, nemmeno gli Stati Uniti sono riusciti a far passare in sordina l'inizio delle elezioni siriane e la gente ha dimostrato una gran voglia di partecipare per poter dare un nuovo mandato ad un nuovo presidente e permettergli di risolvere al più presto i problemi della nazione, impegnata in una guerra dal 2011.
Secondo al Jazeera, che ha sondato un pò gli umori tra i siriani all'estero, l'unico in grado di riportare la normalità nel paese e' proprio Bashar Assad e per questo la gente andrà a votarlo perchè vuole il ritorno al periodo precedente agli scontri.
D'altro canto, anche le condizioni sul terreno e gli sviluppi politici indicano che Assad e' sulla giusta via. Forte del sostegno di Cina e Russia, in un periodo di grande tensione e rivalità con gli Usa, Assad sta continuando a liberare le zone occupate dai terroristi. Nei ranghi dei suoi oppositori ci sono grandi divisioni e persino lotte armate, mentre con le crescenti vittorie dell'esercito regolare, e' fiaccato anche il sostegno di certi paesi ai terroristi estremisti in Siria.
Il confine con il Libano e' al momento quasi completamente in mano all'esercito, sul confine con la Turchia rimane solo la zona di Aleppo, mentre al confine con l'Iraq bisogna interrompere i rifornimenti ai mercenari stranieri. Ciò mentre la normalità e' tornata da un bel pò a Damasco e periferia.
Insomma, i siriani ora sono più uniti che mai per salvare il loro paese dall'estremismo e dalla guerra. Le elezioni presidenziali, saranno sicuramente un punto di svolta in questa direzione.

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