Immagini di repertorio: un incontro tra Maliki, premier iracheno e Assad, presidente della Repubblica Araba di Siria |
Il Ministero degli Esteri siriano
ha comunicato che “l'Iraq è stato esposto ad atti di terrorismo nel quadro di
una cospirazione globale contro i popoli iracheno e siriano attraverso
un'invasione terroristica che mira a destabilizzare l'integrità territoriale
irachena e l'unità del suo popolo.”
In una dichiarazione di pochi
giorni fa, il Ministero ha condannato gli atti terroristici che hanno preso di
mira Ninive e Salah Eddin, province irachene; il dicastero responsabile per gli
affari esteri della Repubblica Araba di Siria ha espresso preoccupazione per l’intervento
dell’organizzazione denominata Stato islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL),
propaggine del qaidismo, che ha anche preso il controllo di Mosul, con tutti
gli stabilimenti civili e militari, e sta puntando su Kirkuk.
“La Repubblica araba siriana
condanna questi atti di terrorismo” - ha aggiunto il comunicato - “esprime
solidarietà e sostegno al governo iracheno, all'esercito e al popolo nella
lotta ai gruppi armati terroristici in Iraq.”
La dichiarazione ha anche
ribadito che l'Iraq e la Siria si trovano ad affrontare la stessa forma terroristica
fomentata dall’estero.
“La Siria esige che tutti i paesi
lavorino per prosciugare le fonti del terrorismo e arginare un flusso di armi e
fondi ai terroristi in Siria e in Iraq, secondo le risoluzioni antiterrorismo
del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.”
Damasco sottolinea la
determinazione nel combattere il terrorismo, affermando inoltre che “la Siria ribadisce
piena solidarietà all'Iraq e mostra disponibilità a cooperare con essa
nell'affrontare il terrorismo.”
Sull'argomento vedi l'articolo diffuso dall'agenza ufficiale del governo siriano http://sana.sy/eng/21/2014/06/12/549662.htm
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