Il giorno 13 giugno coincide con
il giorno 15 del mese di Shaban del calaendario islamico e con la nascita del dodicesimo
Imam, i cui musulmani sciiti credono nel suo ritorno insieme Gesù Cristo per governare
la giustizia sulla terra.
La domanda sorge spontanea;
possiamo credere nel ritorno del Salvatore nell’era della scienza e della
tecnologia?
Per rispondere a questa domanda
abbiamo due possibilità; possiamo basarci sui racconti religiosi oppure
analizzarlo dal punto di vista logico e teorico.
Cerchiamo ad analizzare il tema dell’attesa
del Salvatore (Messia) “Mahdavyat” confrontandolo con la globalizzazione.
Credere nell’arrivo d’un Salvatore
ha un ruolo importante nelle religioni sia monoteiste che non; ad esempio gli
ebrei aspettano il ritorno di Gesù Cristo come riportato nel libro di Isaia che
conferma l’arrivo di Gesù. Gli sciiti aspettano il ritorno del Mahdi e i
cristiani aspettano il ritorno di Gesù Cristo.
Gli induisti aspettano il ritorno
di Kalki, il decimo e ultimo Maha Avatara che ritornerà sul suo cavallo bianco
e con la sua spada segnerà la fine dell’epoca di oscurità e corruzione.
I Buddisti aspettano il ritorno
di Buddha che si presenta in veste di Maitreya.
Nel Zoroastrismo si aspetta il
ritorno di tre Salvatori, Hushedar,
Hushedarmah
e Saoshyant che arrivano uno dopo l’altro per
espandere la giustizia sulla terra.
In
realtà tutte le figure di salvezza e salvatori nelle religioni hanno unico
obiettivo, portare la giustizia e sconfiggere l’oscurità, la corruzione e portare
i loro fedeli verso la salvezza.
In
effetti, credere all’arrivo di un Salvatore nell’era presente può essere l’unica
via di salvezza per il popolo oppresso che attende un futuro migliore.
Dall’altra
parte abbiamo il tema della globalizzazione che ha causato la combinazione tra
il tempo e il luogo, ha ridimensionato il mondo e creato le vicinanze virtuali
e il vilaggio globale.
Il
tema della globalizzazione è stato studiato ed analizzato in diversi ambiti e
si considera che il fattore più importante nelle trasformazioni economici,
politici e culturali sia proprio la globalizzazione
Gli
scrittori e i ricercatori hanno presentato
interpretazione diverse del fenomeno della globalizzazione.
La
nostra definizione del fenomeno della globalizzazione viene diviso in tre
aspetti: processo, fenomeno e dottrina.
1-
La globalizzazione come un processo: la globalizzazione è un processo
sociale costante che vede l’eliminazione graduale delle dominazioni sulle relazioni
sociali e culturali causate dalle limitazioni geografici.
2- la globalizzazione come un
fenomeno: la globalizzazione giustifica l’espansione profonda degli scambi
internazionali e il lavoro e il commercio diventano mondiali e il mondo diventa
un centro per gli scambi attraverso una rete complessa.
3- la globalizzazione come una
dottrina: il pensiero liberale occidentale che attraverso i fenomeni come
l’immigrazione, la rivoluzione e la colonizzazione diventa il pensiero
dominante.
L’aspetto comune tra queste tre
difinizioni è l’attenzione particolare alla propria globalizzazione.
Nonostante l’esistenza della
differenza tra i concetti, quello che è innegabile è l’incremento delle
relazioni tra le società e la possibilità d’influenzare le decisioni delle
altre società .
Ogni società in ambito
internazionale potrebbe aver maggiore ingerenza sulle decisioni degli altri
sulla base della loro potenza.
Considerando le tre definizioni
sopra elencati, per trovare legame tra la globalizzazione e il Messia possiamo
basarci sul pensiero che ritiene la globalizzazione come un processo.
L'attesa del Salvatore
(Messia)
Il pensiero di Messia nell’islam ha una posizione molto
elevata. Il Messia o l’attesa del Salvatore può essere studiato e analizzato da
diversi aspetti.
L’attesa del Salvatore non appartiene ad un gruppo, etnia,
razza o un territorio particolare, bensi può essere estesa come una soluzione divina
per l’essere umano. L’attesa del Salvatore è un’attesa per realizzare
l’obiettivo finale dell’uomo che con l’aiuto di Dio si avverrà un giorno.
Il Messia e la Globalizzazione
Visto l’esistenza delle letture diverse della globalizzazione
possiamo dire che il Messia o l’attesa del Salvatore non va d’accordo con alcune
letture. Quindi serve distinguere queste letture per trovare un legame adeguato
tra essi.
Se la globalizzazione viene studiata con il pensiero
occidentale non troviamo assolutamente nessun legame con il Messia, anche
perchè le basi sono differenti, ad esempio: il principio della civiltà occidentale
è l’uomo, mentre nel pensiero del Messia è il creatore.
La preoccupazione della civiltà occidentale è la libertà
dell’uomo, mentre la preoccupazione del pensiero della Messia è la prosperità e
l’eccellenza dell’uomo.
In realtà con un studio più profondo si capisce che la radice
delle preoccupazione di questi due non sono compatibili, perchè il pensiero del
Messia è contro ogni genere di oppressione, violenza e secolarizzazione, mentre
nel pensiero della globalizzazione, l’economia è più forte e vede solo i suoi
interessi che cercherà di raggiungere con l’oppressione, la violenza e calpestando
i diritti degli altri.
Adesso, dopo aver analizzato gli aspetti non compatibili tra
il Messia e la Globalizzazione, possiamo studiare gli aspetti compatibili tra
questi due.
Se l’obiettivo dello sviluppo della scienza e tecnologia come
dicono i pensatori politici sia quello di produrre la scienza e l’informazione,
allora possiamo dire che ciò è compatibile con il pensiero del Messia. Inoltre,
il pensiero della globalizzazione relativo alla nascita della società è
compatibile con l’idea del popolo islamico unito del pensiero di Messia.
Però la compatibilità più importante tra questi due è separare
l’identità dal luogo, perchè nel passato il luogo aveva un ruolo importante, ma
il fenomeno della globalizzazione con l’eliminazione dei confini geografici ha
trasformato queste identità. In realtà l’identità dell’uomo ha delle radici
nella loro natura, quindi ogni identità che nasce e si forma con la natura
dell’uomo sarà un’identità stabile e nobile.
Costruire e formare questa nobile identità è la caratteristica
principale del pensiero del Messia, anche perchè la globalizzazione attualmente
non è capace di farlo.
Nello sciismo il pensiero del Messia o l’attesa del Salvatore
è un pensiero politico e culturale che non ha nulla in contrario con la ragione.
La maggior parte dei pensieri religiosi relativi al governo è basato sul
pensiero del Messia, che oltretutto è stato confermato da parte del pensiero
sciita e dai suoi infallibili Imam.
Ali Pourmarjan
Direttore dell’Istituto Culturale dell’Ambasciata dell’Iran -
Roma
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