L’importanza del pensiero politico e spirituale dell’imam Khomeini
Riportiamo qui di seguito le dichiarazioni di Stefano Bonilauri, direttore di Stato e Potenza, rilasciate ad Irna, l’Agenzia di stampa della Repubblica Islamica dell’Iran.
“L’imam Khomeini con il suo pensiero politico e spirituale ebbe un impatto fondamentale in Iran dove riuscì a risvegliare il sentimento islamico, che rischiava di cadere nell’oblio per via delle politiche dello shah, ossessionato dal voler occidentalizzare il paese e quindi sradicare la cultura tradizionale religiosa degli iraniani. Il suo pensiero influenzò anche i musulmani, come abbiamo visto nella storia degli ultimi 30 anni, soprattutto in luoghi strategici per la lotta al sionismo, nemico delle nazioni islamiche, ovvero in Palestina e Libano. Sarebbe però superficiale circoscrivere il pensiero dell’imam Khomeini al mondo islamico, in quanto i suoi ideali sono universali ed eterni. Egli diede speranza ai tutti i diseredati e a tutti gli oppressi, a prescindere dalla loro fede religiosa; non a caso il suo pensiero si basa sulla contrapposizione tra oppressi e oppressori, non tra musulmani e non musulmani; un oppresso potrebbe essere un non musulmano, ad esempio i popoli in lotta dell’america latina, cosi come un oppressore potrebbe essere un musulmano, vedi lo shah o nel contesto attuale, il regime saudita servo dell’imperialismo americano”.
“L’imam Khomeini con il suo pensiero politico e spirituale ebbe un impatto fondamentale in Iran dove riuscì a risvegliare il sentimento islamico, che rischiava di cadere nell’oblio per via delle politiche dello shah, ossessionato dal voler occidentalizzare il paese e quindi sradicare la cultura tradizionale religiosa degli iraniani. Il suo pensiero influenzò anche i musulmani, come abbiamo visto nella storia degli ultimi 30 anni, soprattutto in luoghi strategici per la lotta al sionismo, nemico delle nazioni islamiche, ovvero in Palestina e Libano. Sarebbe però superficiale circoscrivere il pensiero dell’imam Khomeini al mondo islamico, in quanto i suoi ideali sono universali ed eterni. Egli diede speranza ai tutti i diseredati e a tutti gli oppressi, a prescindere dalla loro fede religiosa; non a caso il suo pensiero si basa sulla contrapposizione tra oppressi e oppressori, non tra musulmani e non musulmani; un oppresso potrebbe essere un non musulmano, ad esempio i popoli in lotta dell’america latina, cosi come un oppressore potrebbe essere un musulmano, vedi lo shah o nel contesto attuale, il regime saudita servo dell’imperialismo americano”.
Tratto da IRNA
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