Iraq, Pistelli: scommettere sull'Iran come interlocutore


      AFP
 

 

Teheran essenziale per soluzione crisi regionali

 
 
Parlando con TMNews delle crisi in atto in Iraq e in Siria il viceministro Pistelli ha sottolineato l'importanza dell'Iran nel quadro regionale, un interlocutore, ha detto, su cui bisogna "scommettere". Pistelli ha tenuto a sottolineare come il governo italiano sia stato il primo a offrire "una linea di credito" a Teheran, sia alla luce delle personalità che avrebbero guidato la politica estera, sia per "una convinzione di carattere geopolitico regionale".

Un Iran isolato è un Iran che veniva considerato solo come un potenziale spoiler di processi politici dei paesi vicini e quindi un potenziale troublemaker - ha spiegato Pistelli - mentre il mondo visto con gli occhi di Teheran, è un mondo in cui la maggior parte dei paesi sono fragili non per responsabilità iraniane, e dove l'Iran potrebbe essere parte della soluzione. La verità sta nel mezzo. Teheran ha esercitato un'influenza regionale, vista da alcuni paesi vicini come destabilizzante, ma la verità dei fatti è che in alcuni paesi con termini all'Iran, come l'Afghanistan del dopo Karzai, la Siria di Assad e l'Iraq di Maliki, è difficile fare i conti senza l'Iran".

E' molto meglio, politicamente, "scommettere su una relazione con Teheran, per trarre vantaggio da un rapporto che non sia limitato al solo negoziato sul nucleare, ma che rimetta in discussione l'equilibrio della regione per trovarne uno più stabile per tutti. E' chiaro che questo ha spinto Usa, Ue e noi, nel nostro ruolo, a rassicurare i tradizionali alleati del Golfo che non si trattava di una scelta escludente, ma di una scelta di un'architettura regionale di sicurezza nuova e diversa, dove tutti si sentissero più tranquilli".

Quindi, ha concluso Pistelli, se si riuscirà a chiudere il negoziato sul nucleare, la comunità internazionale potrà acquisire un "interlocutore" utile alla risoluzione di una serie di crisi".
 

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