Il Movimento dei Paesi Non Allienati sostiene le istanze del popolo palestinese contro Israele

 
 
Documento conclusivo del Movimento dei Paesi Non Allineati sulla Palestina:

Appello all’Onu per esercitare pressioni su Israele e fermare la sua aggressione con
tro Gaza;

Rimozione del blocco su Gaza e apertura di tutti i valichi per l'invio di aiuti umanitari.
 
Boicottaggio delle merci israeliane,
 
Ritiro degli ambasciatori dall’entità sionista,
 
Avvio delle indagine della CPI sui crimini di guerra commessi a Gaza da Israele.
 
I partecipanti alla riunione ministeriale del Comitato Palestina del Movimento dei Paesi Non Allineati, hanno condannato l'aggressione israeliana contro il popolo palestinese, senza armi, a Gaza, e il ricorso premeditato di armi dell'entità sionista in qualsiasi forma, anche letali contro i civili palestinesi, tra cui donne e bambini.
In una dichiarazione rilasciata, oggi, a Teheran, al termine dell’incontro, con la partecipazione di una delegazione siriana guidata da Faisal Miqdad, Vice Ministro degli Esteri, i partecipanti hanno indicato che l'aggressione lanciata dall'entità sionista contro il popolo palestinese a Gaza e le armi che hanno provocato migliaia di martiri e feriti fra gli abitanti di Gaza , soprattutto donne e bambini innocenti, è la prova della violazione dei diritti umani, chiedendo l'immediata cessazione di questa aggressione israeliana senza condizioni o restrizioni.
 
Inoltre, hanno chiesto la revoca del blocco imposto dalla occupazione israeliana nella Striscia di Gaza, sottolineando che il blocco viola i diritti umani ed hanno causato, a Gaza, una carenza di materie prime, prodotti alimentari, provocando una situazione umanitaria e sanitaria tragica.
I partecipanti hanno sottolineato la necessità di fare ogni sforzo per aprire tutti i valichi di frontiera con Gaza per l'invio di aiuti umanitari e di squadre di medici e materiali di soccorso.
I partecipanti hanno invitato tutte le organizzazioni internazionali e le Nazioni Unite a fornire i beni di prima necessità ai palestinesi disastrati a causa dell’ aggressione israeliana.
 
Hanno affermato l'importanza che il Consiglio di sicurezza metta sotto pressione l'entità sionista per bloccare la sua aggressione contro il popolo palestinese.
 
Hanno invitato la Corte penale internazionale sa indagare sui crimini di guerra commessi dall'entità sionista contro il popolo palestinese, esprimendo la loro profonda preoccupazione per la situazione di più di 6.000 prigionieri nelle carceri israeliane.
 
È stata accolta con favore la decisione della commissione per i diritti umani di formare un team internazionale per indagare sulle violazioni dei diritti umani perpetrate dal entità sionista nella sua aggressione contro Gaza.
 
I partecipanti si sono espressi a favore di iniziative proposte da alcuni paesi per boicottare i prodotti israeliani e ritirare le loro ambasciate dell'entità sionista.
Essi hanno sottolineato il loro sostegno all'iniziativa algerina di tenere una riunione speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per discutere sull'aggressione israeliana contro il popolo palestinese.
Infine, è stata messa in evidenza l'iniziativa libanese che si concentra sulla fornitura di informazioni al procuratore generale della Corte penale internazionale sui crimini di guerra israeliani.
 
 
Si ringrazia per la traduzione la pagina Facebook "Syria-Press II"
 

Commenti