Il "sultano" Erdogan si conferma leader indiscusso della Turchia

Turchia, Erdogan è il nuovo presidente: "Ora la riconciliazione sociale"
 
 
Recep Tayyip Ergodan è il nuovo presidente della Turchia. Secondo i calcoli della tv di Stato, Erdogan ha vinto con il 51,95% per cento dei voti. L'affluenza è stata del 76,6 per cento. Superando quota 50, Erdogan ha vinto senza dover ricorrere al ballottaggio. Più indietro, il principale candidato dell' opposizione, Ihsanoglu, che con il 38,34 per cento ha già ammesso la sconfitta. Terzo il candidato, il curdo Demirtas, fermo al 9,71%. Precedentemente, era il parlamento ad eleggere il Capo dello stato, come è successo con il presidente uscente, Abdullah Gül. 
 
Erdogan come prima cosa ha fatto una piccola sosta all moschea Eyüp Sultan, luogo di pellegrinaggio dei musulmani, dove ha tenuto una preghiera simbolica come ringraziamento per la sua vittoria alle elezioni presidenziali. La moschea Eyüp Sultan era la prima fermata per i sultani ottomani e per i califfi prima di ascendere ufficialmente al trono.

Dal balcone della sede del suo partito, Erdogan ha annunciato un periodo di riconciliazione sociale: "Oggi non è stato Recep Tayyip Erdogan che ha vinto queste elezioni, è stata la volontà delle azione, la democrazia, a vincere: Stiamo chiudendo un'era per procedere ad una nuova. Lo dico con il cuore in mano. Diamo il via oggi ad un periodo di riconciliazione sociale e lasciamo le vecchie divergenze alla vecchia Turchia". Inoltre Erdogan ha espresso solidarietà col popolo di Gaza, vittima dell'aggressione israeliana.

Il premier era il superfavorito nella corsa a tre per la poltrona di Gül, che non poteva candidarsi per vincoli costituzionali. Per la stessa ragione Erdogan non poteva ricandidarsi per la terza volta come premier.
Il “sultano” nei sondaggi degli ultimi due mesi ha sempre sfondato la soglia del 50 per cento delle preferenze di voto per essere eletto direttamente al primo turno. Il partito islamista Akp di Erdogan ha già predisposto i festeggiamenti per l'ingresso del premier a Palazzo Cankaya, l'edificio presidenziale costruito quasi un secolo fa per il fondatore della repubblica turca Mustafa Kemal Ataturk. Erdogan sarà presidente per un mandato di 5 anni, rinnovabile una sola volta.

L'elezione di Erdogan alla presidenza porta con sé anche il sicuro anticipo delle elezioni parlamentari, attualmente fissate per il giugno del 2015, visto che dovrà lasciare la poltrona di premier per quello che i suoi critici hanno definito "putinismo" (Putin e Medvedev si sono scambiati più volte i posti di presidente e premier). L'Akp dovrebbe a quel punto scegliere un nuovo leader e un nuovo capo del governo. E con la vittoria annunciata di Erdogan, la Turchia si prepara, sottolineano alcuni analisti, a un cambiamento di volto e di regime. Da un sistema parlamentare a un potere presidenziale 'putiniano', da un assetto istituzionale laico ereditato da Mustafa Kemal Ataturk, fondatore nel 1923 della repubblica turca moderna sulle rovine dell'impero ottomano, a una linea più islamica e autoritaria.

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