L’Iran che non conosciamo

DAL SITO UFFCIALE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, ON. LAURA BOLDRINI
 
 
tiziana ciavardini

 

 
 
di Tiziana Ciavardini
 
Nell’immaginazione occidentale, l’Iran é sempre stato presentato come un paese insicuro e da evitare, caratterizzato da contraddizioni che spesso si traducono in luoghi comuni.

Questo atteggiamento, di avversione e di paura patologica nei confronti dell’Iran, ha creato una sorta di ‘Iranofobia’. La mia esperienza, ultra decennale di antropologa culturale e di giornalista, nella Repubblica Islamica, mi ha portato ad avere una visione della cultura e della società contemporanea spesso in contrasto con quelle che sono le notizie, il piú delle volte capziose e confuse  dei media.
 
Certamente non possiamo affermare che il paese non abbia grandi sfide da risolvere sia in campo internazionale che nazionale, ma qualcosa sta cambiando. Camminando per le strade, parlando con la gente, si avverte che l’Iran sta attraversando una fase transitoria, forse, l’inizio di un nuovo corso. I segnali di questo cambiamento, dovuto in parte all’elezione del nuovo presidente iraniano Hassan Rohani, avvenuto lo scorso agosto 2013, si percepiscono in vari settori. Il turismo é forse quello piú visibile a tutti e lo dimostrano le migliaia di turisti che stanno visitando l’Iran anche in questi mesi.
 
Secondo le cifre ufficiali le visite in Iran da parte di turisti stranieri sono aumentate del 215%,  rispetto alla primavera del 2013. I flussi risultano particolarmente diretti verso zone molto rinomate come Isfahan, Shiraz/Persepoli e Yazd, ma si registra anche un alto aumento di turisti nelle zone geologiche. L’Iran inoltre, possiede circa 17 luoghi e architetture, dichiarate patrimonio dell’Umanitá dall’Unesco. L’ultimo sito ad esser stato incluso, lo scorso giugno 2014, é la ‘Cittá Bruciata’ (Shahr-i Sokhta) uno dei siti archeologici più grandi e più ricchi dell’Era del Bronzo. Questo sito é anche orgoglio italiano in quanto un team di archeologi italiani fu tra i primi a lavorare tra le rovine di questa antica cittá.
 
Una delle mete principali per i turisti è ovviamente Tehran, la capitale nella quale vivo da anni, in cui il misticismo é percepibile in ogni angolo e dove la modernitá e la tradizione si amalgamano tra loro. Chi viene in Iran non puó non essere sorpreso dalla gentilezza della popolazione iraniana. L’ospitalitá (Mehmandust in lingua farsi) non é un’improvvisazione, ma un dovere. Per tanti anni, anche io sono stata vittima del pregiudizio, ma da tempo ho realizzato che la ‘quintaessenza’ del paese non é assolutamente in chi la governa, ma nel popolo che la vive. Non è raro, ancora oggi, imbattersi nell’etnocentrismo, la tendenza di giudicare una cultura altra, secondo le categorie della propria di appartenenza, considerate valide in assoluto.
 
Attraverso l’esperienza diretta, ho avuto modo di confrontarmi, con una realtá tanto diversa da quella a cui appartengo e che ha forgiato anche la mia personale visione del mondo e dell’essere umano. Accantonati i pregiudizi di sempre, a mio avviso, l’incontro con l’altro deve sempre essere visto come risorsa, mai come minaccia e soprattutto come opportunitá di crescita individuale. Oggi, ancora dopo tanti anni, cerco di cogliere in ogni singolo gesto, in ogni occasione, qualche significato nuovo. Se vogliamo coesistere e trovare il dialogo con gli altri dobbiamo conoscerci di piú ed accettare le differenze dell’altro. Dovremmo forse tutti sforzarci di piú nel conoscere realtá che non ci appartengono, che non ci sono familiari e che spesso costrastano con le nostre idee. Sono proprio queste diversitá che a volte segnano l’animo e aiutano a comprendere meglio la nostra esistenza.
Tiziana Ciavardini é una antropologa culturale e giornalista Italiana. Ha studiato presso l’Universitá La Sapienza di Roma e si é dedicata allo studio delle diverse religioni. É stata ricercatrice ed ha insegnato presso il Dipartimento di Antropologia nella Facoltá di Scienze Sociali dell’Universitá Cinese di Hong Kong. Attualmente é Presidente dell’Ancis Anthropology Forum con sede a Roma: un’associazione culturale volta al dialogo tra le religioni e le culture.
 
 
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